Aprilia RSV Mille/Mille R

il 27/11/2000 in Moto & Scooter

Dopo il notevole successo dell’”operazione RSV”, l’Aprilia rilancia presentando le edizioni “upgrade” delle due versioni stradali della Mille. Tanti cambiamenti, tutti mirati a prestazioni e sfruttabilità. Disponibili da metà dicembre, avranno un prezzo m

Aprilia RSV Mille/Mille R — ***La nuova gamma colori della RSV Mille***

di Alberto Dell’Orto

Gli 11.000 esemplari della RSV venduti nell’arco di un biennio costituiscono sicuramente un successo, ancora più importante in quanto superiore persino alle aspettative della dirigenza del marketing Aprilia. Eppure, questo risultato non ha fatto dormire sugli allori la Casa veneta, che per la stagione 2001 presenta la sua “maxi” completamente rinnovata.

Non tanto nella forma, visto che la veste estetica (pur ridisegnata) si richiama direttamente a quella precedente, quanto nella sostanza, con una serie di mirate modifiche di dettaglio alla meccanica che, in realtà, all’occhio attento dell’intenditore assumono un importanza rilevante.

Nessuno stravolgimento, dunque. Eppure la moto ha subito ben 200 modifiche, volte a migliorare estetica, ergonomia, aerodinamica e prestazioni. Cupolino, fanale, fianchetti sono stati rivisti per ridurre la resistenza all’avanzamento e rendere più aggressivo l’aspetto; serbatoio ridotto di altezza e sella ridisegnata per consentire al pilota un migliore “inserimento” nella moto.

Modifiche alla distribuzione e all’air box hanno permesso un guadagno di 2 CV, il motore è stato “sollevato” di 5 mm e il telaio ha visto significative modifiche nei punti di collegamento con le sospensioni, anch’esse ulteriormente perfezionate. La RSV/R, come di consueto, segna la propria “superiorità” con dotazioni più raffinate a livello ciclistico (sospensioni, ruote).

Nuove colorazioni e nuove grafiche, ancora più incisive, caratterizzano la famiglia RSV, che arriverà dai concessionari a metà dicembre e costerà solo poco di più della versione 2000.

La base è consolidata, ed è sostanzialmente quella che abbiamo gia descritto nella tecnica SL Falco, a cui rimandiamo per la trattazione esaustiva. Qui riprenderemo solo le caratteristiche principali, per concentrare l’attenzione sulle particolarità.

Dunque il bicilindrico a V 60°, caratterizzato da alcune soluzioni distintive come la doppia accensione, il comando della distribuzione a catene e ingranaggi, il comando frizione servoassistito e il peculiare sistema di abbattimento delle vibrazioni, ha subito modifiche di dettaglio, rivolte soprattutto all’aspirazione.

La scatola filtro ha visto aumentare il diametro del manicotto di ingresso dell’aria (da 38 a 58 mm), sono stati riprogettati la geometria e l’andamento dei condotti di aspirazione delle testate, è stato aumentato il diametro delle valvole di ammissione di 2 mm e l’alzata di 0,8 mm. Rivisto anche l’impianto di scarico, con la ridefinizione delle intersezioni dei tubi e la riduzione di peso di circa 1,5 kg, e il disegno dei pistoni.

La ciclistica ha visto l’installazione più in alto del motore per accentrare le masse intorno al baricentro. Altre modifiche del telaio hanno riguardato l’inclinazione del cannotto di sterzo (passata da 24,5° a 25°), mentre è stato rialzato di 3 mm del fulcro del forcellone, e i biellismi dell’ammortizzatore sono stati riprogettati per una migliore progressività. Il tutto per una migliorare la maneggevolezza, la stabilità e il mantenimento della traiettoria impostata.

Come d’abitudine, la versione R è dotata di sospensioni più evolute: tanto la forcella quanto l’ammortizzatore sono prodotti dalla Ohlins con specifiche più “racing”. I cerchi, costruiti in collaborazione con la BBS, sono forgiati in alluminio, e il loro disegno particolare garantisce un sensibile risparmio di peso (circa il 25%).

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Motore: a 4 tempi, bicilindrico a V di 60°, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 97 x 67,5 mm, cilindrata 997 cc, rapporto di compressione 11,4:1; distribuzione bialbero, 4 valvole per cilindro, comando misto a ingranaggi e catene; lubrificazione a carter secco. Alimentazione: iniezione elettronica, corpi farfallati da 51 mm; capacita’ serbatoio 18 litri. Accensione elettronica digitale, 2 candele per cilindro. Doppio contralbero di equilibratura.
Trasmissione: primaria a ingranaggi; frizione multiidisco in bagno d’olio, comando idraulico servoassistito; cambio in cascata a 6 marce; finale a catena.
Ciclistica: telaio a doppio trave perimetrale in lega leggera, inclinazione asse di sterzo 25°, avancorsa 97-99 mm a seconda del pneumatico anteriore. Sospensione anteriore: forcella (Ohlins sulla Mille R) regolabile a steli rovesciati da 43 mm, escursione 120 mm; sospensione posteriore: forcellone in acciaio e monoammortizzatore (Ohlins sulla Mille R) regolabile con comando progressivo, escursione 135 mm. Ruote: anteriore tubeless in lega leggera (BBS forgiato sulla Mille R), pneumatico 120/70 (65) -17”; posteriore tubeless in lega leggera (BBS forgiato sulla Mille R), pneumatico 180/55 (190/50) -17”. Freni: anteriore a doppio disco flottanti di Ø 320 mm, pinze a 4 pistoncini contrapposti e 4 pastiglie; posteriore a disco fisso di Ø 220 mm, pinza a 2 pistoncini contrapposti.
Dimensioni e peso: interasse 1415 mm, lunghezza 2070 mm, larghezza 725 mm, altezza sella 820 mm. Peso a secco 187 kg (Mille R: 183 kg).
Prestazioni: potenza 130 CV (96 kW) a 9500 giri, coppia 10,3 kgm (101 Nm) a 7250 giri, velocità oltre 280km/h.
Omologazione Euro-1: si’

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