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Moto nel cinema: Terminator 2 – Il giorno del giudizio

il 24/11/2000 in Moto & Scooter

L’atteso seguito del fanta-film di James Cameron non delude le aspettative. Centoquaranta minuti furiosamente spattacolari per gli effetti speciali con uno Schwarzy che deve salvare l’umanità a cavallo della sua Harley Davidson

Moto nel cinema: Terminator 2 – Il giorno del giudizio
Le moto sono grandi protagoniste del T2
L’atteso seguito del fanta-film di James Cameron non delude le aspettative. Centoquaranta minuti furiosamente spattacolari per gli effetti speciali con uno Schwarzy che deve salvare l’umanità a cavallo della sua Harley Davidson


di Roberto Pellegrino
– “Ho proprio bisogno di una vacanza”, dice Arnold Schwarzenegger al termine del film quando ha appena salvato i destini dell’umanità. E come non dargli torto. Con la sua Harley Davidson è sopravvissuto ad una mostruosa lotta con un suo rivale, il T-1000, cyborg più evoluto, programmato per uccidere contro ogni legge di robotica.

Dal regista James Cameron, astrofisico mancato e miliardario per vocazione – suoi sono il primo Terminator e Titanic -, non ci si poteva aspettare di meglio. A sette anni dal primo, arriva il seguito della saga fantascientifica. E non delude, ma supera, quantomeno in termini di impatto visivo, le aspettative degli spettatori.






La pellicola è un tripudio di effetti speciali, che utilizzano con abbondanza la costosissima tecnica digitale del morphing, capace di modificare immagini e persone a piacimento; la sceneggiatura del film (scritta dal regista assieme a William Wisher) ribalta il personaggio di Mr Muscolo, levandogli la maschera del cattivo e trasformandolo in eroe, infischiandosene dei paradossi spazio-temporali dell’intreccio narrativo.
– Anno 1994, dieci anni dopo la sua prima missione sulla Terra, il T-800 (Schwarzenegger) torna per proteggere John Connor (Edward Furlong), futuro eroe della resistenza umana contro i robot e minacciato di morte da un cyborg. E' lui "il bambino che non doveva nascere".






Uno spietatissimo automa mutante, il T-1000 (Robert Patrick), infatti, è sulle sue tracce. Deve fare i conti con il Terminator Schwarzy convertitosi ai buoni sentimenti, che assieme alla madre di John, Sarah Connor (Linda Hamilton) deve eliminare quelli che nel 1997 saranno i responsabili di una catastrofica guerra nucleare innescata da una nuova generazione di robot che ha preso il sopravvento sul genere umano.
E al di là di un lieto fine ineluttabile, il film infonde pessimismo e paura: il domani è ambiguo, gli uomini non possono programmare le loro vite. Qualcuno ha già deciso per loro .


- Grande appassionato di moto, Schwarzy cavalca una robustissima Harley Davidson Fat Boy da 1.449 cc con motore bicilindrico a V, 4 tempi raffreddato ad aria. L’attore americano ha un fornitissimo garage di Harley nella sua villa di Bel Air e può capitare di incontrarlo in sella ad una Fat Boy per le strade di Hollywood.








– Costato oltre 100 milioni dollari (che poi ha abbondantemente recuperato al box office nelle prime settimane di programmazione) e girato a tempo record in un anno, per molti versi Terminator 2 è vicino al precedente, considerato , assieme a Blade Runner di Ridley Scott, un caposaldo della cinematografia cyberpunk. L’azione è senza sosta, l’humour non manca, l’immedesimazione del pubblico con il dramma e il sacrificio finale dei protagonisti è totale. Ed anche se un Terminator buono può sembrare una contraddizione, la sceneggiatura giustifica la bontà improvvisa di Schwarzy così: Connor nel futuro è riuscito a riprogrammare il chip che lo controlla, dandogli nuove priorità e rendendolo capace di apprendere.






Questa piccola modifica apre la strada alle metamorfosi del colosso d’acciaio e carne sintetica, che lentamente si umanizza, pur mantenendo il suo aspetto di automa. Gli Studios hanno annunciato un Terminator 3 per l’estate del 2002 sempre con Schwarzy. Ma l'attore recentemente si è espresso negativamente contro la troppa violenza delle produzioni hollywoodiane.

Le spettacolari mutazioni del T-1000 sono una delizia per gli occhi grazie alla tecnica digitale del morphing sviluppata dallo stesso James Cameron nei suoi laboratori californiani. Il cyborg si scioglie, si plasma, si trasforma in ogni genere di oggetto, resistendo ai proiettili e alle esplosioni. Cameron non ha utilizzato una sola inquadratura statica, impiegando fino a ben29 cinepresecontemporaneamente per dare una ampia e totale visione dell'azione.
Moto nel cinema: Terminator 2 – Il giorno del giudizio
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