Roof fa il primo casco integrale che si apre da dietro

Il Djagger presentato a EICMA dal costruttore francese ha una calotta in quattro pezzi in cui l'ingresso della testa avviene dalla parte posteriore. Bizzarria o innovazione clamorosa?

Fondata nel 1993 da Claude Morin, Roof è un’azienda di caschi francese che è diventata famosa grazie allo spirito innovativo e al suo design caratteristico. A EICMA 2025 ha sorpreso tutti svelando al grande pubblico un nuovo prototipo di casco integrale chiamato Djagger.
La grande particolarità è che la calotta esterna non è un unico pezzo ma un sistema composto da 4 componenti che si articolano per consentire un’apertura completa della parte posteriore del casco, chiamata apertura occipitale. Tutto per garantire una migliore ergonomia, comfort senza tralasciare la protezione.  

Facilità di utilizzo e sicurezza, ma è davvero possibile?

L’ingresso dalla parte posteriore rende indossare il casco molto più facile, evitando tutti gli strusciamenti dovuti alla calzata dello stesso permettendo anche di non togliere gli occhiali. Altra particolarità dello Djagger è l’assenza della classica mentoniera, rimpiazzata da un collare che si regola sulla fisionomia dell’utente per poi non essere più variato. Questa chiusura cambia radicalmente la parte inferiore del casco che è più stretta di un integrale normale e quindi più aderente alla testa. Dal punto di vista della sicurezza (oltre zlle omologazioni che dovrà inevitabilmente passare per essere messo in commercio) una – potenziale – grande miglioria è avere un migliore accesso alla testa del pilota in caso di incidente: le due viti laterali sui fianchi possono essere svitate (con la parte anteriore spostata verso l’alto) potendo così liberare il viso con la testa ancora stabilizzata dalla calotta, il tutto senza creare pressioni sul collo. La casa dichiara che sarà disponibile per il 2026 e dotato di una visiera fotocromatica Pinlock Maxvision.