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NAD inventa le borse laterali keyless a induzione (e le ha solo Yamaha)

Redazione
dalla Redazione il 22/05/2025 in Equipaggiamento
NAD inventa le borse laterali keyless a induzione (e le ha solo Yamaha)
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Ecco la nuova tecnologia sviluppata dalla Nad che apre nuove possibilità nel turismo motociclistico (e incrementa la comodità del viaggio)

Nad, il gruppo industriale di cui fa parte Shad, in collaborazione con Yamaha, ha sviluppato la prima valigia per moto con tecnologia keyless basata sull’induzione. Questa innovazione debutta con la nuova Yamaha Tracer 9 GT e rappresenta un salto di qualità in termini di funzionalità, comodità e sicurezza.

 

UNA NUOVA TECNOLOGIA

La maggior parte delle soluzioni keyless esistenti sul mercato connettono il centro della moto alla valigia attraverso cavi o super-connettori. La novità che presenta NAD è rappresentata dall’uso di una tecnologia chiamata WPT (Wireless Power Transfer) con cui, per prossimità, due piastre (un trasmettitore e un ricevitore) trasferiscono energia senza un contatto metallico.

Utilizzando questa tecnologia, si evitano possibili problemi di connessione provocati dall’acqua, dall’umidità, dalla sporcizia o dall’usura dei connettori. Inoltre, con questa soluzione innovativa, le valigie possono essere montate con maggiore comodità, non essendo presente alcun tipo di cavo o connettore.

 

NAD inventa le borse laterali keyless a induzione (e le ha solo Yamaha)

Questo trasferimento di energia consente di aprire e chiudere la valigia potendo disporre di una luce di cortesia o porta di ricarica USB. Inoltre, la non perfetta chiusura delle valigie con la moto in marcia ad una velocità superiore ai 10 km/h, porta ad una tempestiva segnalazione da parte della centralina attraverso un segnale che favorisce la chiusura della valigia in modalità automatica.

La principale sfida tecnologica che NAD ha dovuto affrontare era legata al tempo necessario affinché il trasmettitore e il ricevitore si associassero. All’inizio, questo tempo era considerato eccessivo per gli obiettivi del progetto, poiché risultava di circa cinque secondi. Grazie alla riprogettazione del software NAD è riuscita a ridurre questo protocollo a soli 0,6 secondi, facendo sì che l’associazione fosse quasi istantanea e allo stesso tempo migliorasse l’esperienza del motociclista.

 

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