Quando si pensa all’abbigliamento del motociclista il primo e più iconico elemento che viene in mente è il casco. Un simbolo che ci rende riconoscibili tra gli amici e uno scudo sicuro nelle cui doti riponiamo la nostra fiducia. Con il casco, più che con altre parti del corredo, si instaura un legame intimo, e anche per questo la sua scelta non può essere dettata dal caso, anzi, va fatta prestando attenzione a tutti i dettagli. 

Al di là dei materiali, delle tecnologie e della destinazione d’uso del casco stesso, ciò che conta forse più di tutto è la sua taglia. Pensateci, un’uscita in moto con una giacca un po’ stretta si può fare; certo, non sarà il massimo della comodità ma si riesce ad affrontare. Parlando del casco, invece, è sufficiente un guanciale di uno spessore lievemente sbagliato per la forma della nostra testa per trasformare la giornata in un incubo di mal di testa, o quasi. Questo nel caso il casco risulti stretto o crei pressione in qualche punto della testa; ma parlando di una taglia troppo grande la situazione non migliora di molto. Ci si ritrova con un casco instabile, che magari scende sul viso andando ad invadere il campo visivo, ma soprattutto che non garantisce la dovuta fermezza in caso di caduta con conseguente impatto. Ecco perché la scelta accurata della taglia è assolutamente essenziale. Ma come sceglierla? Ecco qualche consiglio su come orientarsi, soprattutto nel caso si sia alla ricerca di un casco di taglia particolarmente grande.

COME MISURARSI LA TESTA

Il primo passo, nel caso si tratti del nostro primo casco, è conoscere la misura della nostra testa. È bene sapere che la tabella taglie di ogni produttore, generalmente sono sovrapponibili, fa corrispondere una determinata lettera (S, M, L) ad una precisa misura in centimetri. Per dare un’idea, la taglia M corrisponde quasi universalmente ad una circonferenza del capo di 58 cm.

Per misurarsi la testa è sufficiente utilizzare un metro da sarto, posizionarlo di un paio di centimetri sopra le sopracciglia e farlo correre tutto attorno al capo grossomodo parallelamente al terreno. Anche nel caso in cui la rilevazione non dovesse essere al 100% precisa, avremo un’idea di quella che potrebbe essere la nostra taglia.

Ciò detto, è sempre buona norma indossare un casco prima di acquistarlo, a meno di non possedere esperienza pregressa con quel dato produttore o quel dato modello, casi in cui ci si può arrischiare a comprare via internet a scatola chiusa. E non parliamo solo di indossarlo per un minuto o due in negozio, l’ideale sarebbe tenerlo in testa più a lungo, magari dieci minuti o un quarto d’ora. Alcuni negozi dispongono addirittura di caschi demo, regolarmente sanificati e a disposizione per essere provati in moto per più di qualche minuto. Questa, quando percorribile, è sicuramente una pratica consigliabile, perché un casco molto avvolgente potrebbe nascondere fastidi che non si notano immediatamente. 

COME TROVARE LA TUA TAGLIA DEL CASCO DA MOTO

Le taglie standard adottate dalla maggioranza dei produttori vanno dalla XS alla XXL. Per alcuni modelli potrebbero esserne disponibili alcune in meno, ad esempio potrebbe non esserci la XXL, per alcuni altri invece potrebbero esserne disponibili in più, con l’aggiunta della XXS o della XXXL. 

Per chi sia in cerca di un casco di una misura molto grande, la 3XL è solitamente la taglia più ampiapresente in commercio. La sua circonferenza è di 65-66 cm. Tutti i maggiori produttori mondiali producono almeno alcuni modelli in taglia 3XL, come ad esempio AGV, Bell, HJC, Shark e Shoei. Nel caso di Arai, la 3XL è disponibile solamente per l’integrale RX-7V Evo, il top di gamma dei caschi sportivi.

LE MISURE DELLE CALOTTE

La misura ‘interna’ del casco è senza dubbio quella che conta maggiormente ai fini della calzata e del comfort, ma non è l’unica da considerare. In molti casi, infatti, i produttori realizzano ogni modello di casco con diverse taglie di calotta, da un minimo di due ad un massimo di cinque (nel caso di Arai). Il motivo è semplice: un casco XS deve necessariamente essere complessivamente più piccolo rispetto ad un, per esempio, XL. Fabbricare una calotta unica obbligherebbe nel caso di una taglia piccola ad aggiungere molto materiale interno d’imbottitura, mentre nel caso di una taglia più grande a rimuoverlo, per rispettare i necessari volumi interni.

Produrre diverse calotte (per i caschi di alta gamma mediamente una ogni due taglie ‘interni’) permette quindi di realizzare caschi dall’ingombro sempre ottimale e proporzionati alla testa di chi li indossa.

SI PUÒ ALLARGARE UN CASCO STRETTO?

Sembrerà strano ma in molti casi è possibile allargare un casco stretto. E in modo piuttosto semplice. I caschi di media o alta gamma presentano solitamente imbottiture che possono essere rimosse per il lavaggio. La possibilità di staccarle è tuttavia utile anche per permettere la loro sostituzione. Infatti, molti produttori mettono a disposizione del consumatore imbottiture con spessori differenziati per adattarsi a teste e visi di forme particolari.

Per allargare un casco stretto sarà dunque sufficiente acquistare un kit di interni con spessori inferiori, nella fattispecie guanciali e cuffia, e sostituirlo a quello che troviamo montato di serie. In questo modo, con una spesa contenuta e pochi gesti andremo a guadagnare qualche millimetro che potrebbe rivelarsi decisivo.