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Transitalia Marathon 2026: quattro tappe e un ritorno alle origini

Redazione
dalla Redazione il 19/12/2025 in Attualità
Transitalia Marathon 2026: quattro tappe e un ritorno alle origini
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Presentato il programma della dodicesima edizione, dell'evento, che si svolgerà in quattro giorni, attraversando sei Regioni, portando i moticiclisti dalla Piazza Fellini di Rimini alle mura del Castello Svevo di Termoli

Il Transitalia Marathon 2026, evento giunto alla sua dodicesima edizione, sarà un viaggio alle origini, un ritorno a quegli anni Ottanta in cui tutto nacque, quando il rally non era una gara, ma un’avventura selvaggia, romantica, a volte folle, sempre indimenticabile.

Sarà come aprire un vecchio album di fotografie: le stesse strade, la stessa musica che risuona nella testa, le stesse montagne che osservano in silenzio da quasi quarant’anni. 

Oggi il Transitalia Marathon si vive senza cronometri, senza assilli agonistici, ma con lo stesso spirito di allora: quello di chi parte per scoprire, per perdersi, per ritrovarsi. Sei Regioni, una rotta che è storia, un filo invisibile che unisce passato e presente.

Transitalia Marathon 2026: quattro tappe e un ritorno alle origini

Lunedì 28 settembre – Da Rimini verso il cuore dell’Appennino

Tutto comincerà a Rimini, in Piazzale Fellini, dove il mare osserva curioso e il vento porta con sé l’odore di sale e promesse. Dal Village del Transitalia Expo le moto si allineeranno prima di partire, pronte a lasciare la costa per inseguire l’entroterra. È da qui che, come un tempo, si parte davvero.

Le prime colline dell’Appennino accoglieranno i partecipanti con strade che si arrampicano lente, tra boschi e silenzi. L’Alpe della Luna segnerà il passaggio verso un’altra dimensione, fatta di ombre lunghe e luce radente, fino all’arrivo a Città di Castello. Non una semplice meta, ma un luogo dell’anima del Transitalia.

Qui, nei primi anni Novanta, accadde l’impensabile. Una tappa notturna attraversò una discoteca, il Formula: le moto dentro, la gente che ballava, la musica a tutto volume, gli strobo che spezzavano il buio. Benzina e sudore, ritmo e follia. Un’immagine che oggi sembra un sogno, ma che allora fu realtà. Questa prima tappa sarà breve, quasi un respiro profondo prima del grande viaggio. Un assaggio, un rito di passaggio.

Martedì 29 settembre – L’alba sulle creste umbre

Si partirà all’alba, quando il cielo è ancora incerto e i motori rompono il silenzio dei monti. La seconda tappa correrà lungo l’intero crinale appenninico, attraversando un’Umbria ruvida e bellissima, fatta di altitudini severe e orizzonti larghi.

Seguendo il road book delle edizioni storiche di fine anni Ottanta, la rotta scenderà verso l’altipiano di Colfiorito, terra di vento e di passaggi antichi, vero cuore dell’Italia centrale. Poi di nuovo su, verso le montagne del sud, dove la strada sembra non finire mai. Cascia apparirà quasi all’improvviso, raccolta, silenziosa, discreta. Una perla nascosta tra le rocce, capace di accogliere con dolcezza chi arriva stanco ma col sorriso negli occhi.

Mercoledì 30 settembre – La grande traversata

Questa è la giornata che pesa sul manubrio e sulla mente. La tappa Marathon. Un attraversamento lunghissimo che porta prima nel Lazio e poi dentro l’Abruzzo più autentico, quello delle montagne alte, severe, maestose. Qui il paesaggio cambia radicalmente: le grandi montagne dominano l’orizzonte, con il Gran Sasso a fare da maestosa cornice a un viaggio epico.

La strada scenderà lentamente verso sud, tra panorami che tolgono il fiato, fino a raggiungere l’altipiano delle Cinque Miglia, dove il vento corre libero e le piste da sci osservano dall’alto. Castel di Sangro sarà il premio finale: una città dalla storia antica, sannitica e romana, incastonata tra i monti come una gemma. Qui si capisce davvero cosa significhi “Marathon”: fatica, bellezza, orgoglio.

Giovedì 1 ottobre – Verso il mare, seguendo la memoria

Con quasi 800 chilometri già nelle ossa, la quarta tappa avrà un sapore speciale. Le moto ripartiranno con i fanali accesi, puntati a sud, verso il Molise. Una terra schiva, autentica, che non si concede facilmente ma che ripaga chi sa attraversarla.

Il Molise verrà percorso interamente, seguendo una rotta che ha reso il Transitalia Marathon leggendario. Borghi antichi, strade che sembrano non essere mai cambiate, passaggi epici vicino al lago di Bomba, poi Trivento, Gualdalfiera. Le ruote torneranno a mordere l’asfalto e la terra che quasi quarant’anni fa videro prove speciali interminabili e trasferimenti che sembravano non finire mai.

Nel 1989 il Rally del Titano, antesignano del Transitalia Marathon, arrivò fino in Puglia. L’edizione 2026 si fermerà poco prima, ma lo farà in modo memorabile: l’arrivo sarà sul mare, tra le mura del Castello Svevo di Termoli. Una roccaforte medievale imponente e suggestiva, sospesa nel tempo, che rappresenta una degna conclusione di questo viaggio nella storia.

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