Attualità
Incentivi moto e scooter elettrici: le nuove regole per il 2026
In legge i bilancio sono contenute regole più stringenti per l'erogazione dei fondi destinati alle due ruote elettriche: ecco cosa potrebbe cambiare
Nel 2026 torneranno gli incentivi per l'acquisto di moto e scooter elettrici. Così come avvenuto negli ultimi anni, saranno stanziati 30 milioni destinati all'acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7). Non cambia la tipologia dell'erogazione: è previsto un contributo del 30% del prezzo di acquisto fino al massimo di 3 mila euro e del 40% fino a 4mila mila euro se viene rottamato un veicolo di classe da Euro 0 a 3.
Cambieranno però le regole che porteranno all'erogazione dell'ecobonus. In questi anni infatti si sono registrate numerose storture, che hanno penalizzato eccessivamente i consumatori e una parte della rete vendita.
LE NUOVE REGOLE
Tali novità, previste tra gli emendamenti della Legge di bilancio 2026, saranno operative a meno che gli emendamenti che le contengono (e che non prevedono alcuno aggravio alle casse dello Stato) non vengano sottoposti alla cosiddetta "tagliola parlamentare". Corrono infatti il rischio di essere sottoposti a una sforbiciata che ridurrebbe il numero di emendamenti al voto del parlamento.
Al netto di questo, nella migliore delle ipotesi, se le nuove regole venissero approvate verrà tolta la possibilità per i dealer di prenotare per se stessi gli incentivi per il veicolo elettrico, senza prima averlo venduto: per accedere al bonus, infatti, sarà obbligatorio inserire sulla piattaforma apposita il contratto di vendita o il preordine del veicolo che viene acquistato.
In secondo luogo, solamente i privati potranno accedere all'ecobonus: non sarà più possibile erogare gli incentivi a veicoli riferibili a persone giuridiche.
Infine, per evitare che la provvista economica finisca in modo troppo rapido e vada a coprire quasi esclusivamente il fabbisogno dei quadricicli elettrici (che fino allo scorso anno hanno dragato la maggior parte delle risorse), è previsto che alle due ruote elettriche sia destinata una riserva pari almeno a un terzo dell'importo totale.
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