Stefano Gianotti a EICMA: "Dopo Kymco, Voge e CFMoto, c'è spazio per un altro marchio"

Tutto quello che tocca diventa oro: prima Kymco, poi Voge e CFMoto. La storia di Padana Sviluppo è la dimostrazione plastica del fatto che un marchio, per funzionare bene, ha bisogno di un importatore con gli attributi. E da questo punto di vista la società guidata da Stefano Gianotti ha dimostrato di essere molto ben dotata.

Gianotti, partiamo da Voge. Il 2025 ci ha fatto vedere che nel mondo scooter si può vendere qualcosa che non sia Honda SH.

"Il successo dello Sfida SR 16 è stato importante, con oltre 5mila pezzi venduti in un mercato dove Honda detta legge. Questo vuol dire che non rubiamo quote agli avversari, ma se l'offerta è giusta, attiriamo nuovi clienti nel mercato degli scooter. Stesso discorso con le moto: la Valico 625 ha approfittato dell'assenza di veri rivali".

Voge ha alle spalle Loncin, un autentico colosso.

"Voge ha davanti a sé un futuro radioso. Ogni volta che visito la loro fabbrica in Cina, i loro centri di ricerca, mi rendo conto dell'evoluzione sconvolgente che riescono a fare dal punto di vista meccanico. I loro motori sono compatti ed efficientissimi: fanno dei bicilindrici che sono ingombranti quanto un mono occidentale. E hanno delle economie di scala che permettono loro di offrire moto eccellenti a prezzi inimmaginabili".

Con CFMoto il discorso è leggermente diverso.

"CFMoto è di fatto un marchio premium, con tecnologia che non ha niente da invidiare a nessuno. Nel 2025 la 450MT ha venduto bene perché abbiamo avuto molto prodotto a disposizione, a differenza del 2024 quando avevamo poche moto rispetto alla richiesta dei clienti. E poi CFMoto ha inventato un mercato che non c'era e dove tutti, adesso, vogliono entrare".

In questo le difficoltà di KTM vi hanno favorito.

"Abbiamo acquisito molti concessionari KTM, e questo ci ha aiutato a crescere e vendere questa moto nel mercato più specialistico. Ma non dimentichiamo che a EICMA c'è una grande novità come la 1000 MT, che è una crossover su cui puntiamo molto".

In tema di novità - e torniamo a Voge e Kymco - questo è stato un salone pieno di scooter.

"Con Voge abbiamo tirato fuori l'SR450X, un bicilindrico adventure davvero sorprendente. In tutte le comparative interne che abbiamo fatto, batte tutti i rivali. Potrebbe essere una sorpresa in termini di vendite. Ce lo auguriamo, anche perché in Italia c'è molto mercato per questo segmento".

Al Salone abbiamo visto tanta Cina.

"La Cina è il futuro del nostro settore. Credo più alla loro riuscita sui mercati occidentali, che non a quella dei brand indiani".

Dopo anni di immobilismo, abbiamo visto molte novità anche da Kymco.

"Kymco è un caso strano, perché fa scooter che vendono benissimo nonostante non abbia fatto grande innovazione. A EICMA 2025 abbiamo invece visto l'Agility NX 125, che andrà ad affiancare la versione R, e il People R con propulsione ibrida, che affiancherà il People base. La versione One, invece, non può più essere aggiornata dal punto di vista delle omologazioni, e scomparirà dal mercato. Infine c'è un'altra grande novità come l'Xterra 350, uno scooter adventure adatto all'uso urbano".

Tre marchi (anzi, cinque, se consideriamo l'elettrico di Lifan e Yadea) sono abbastanza per voi?

"Abbiamo molte richieste da parte dei concessionari, e credo che potremo pensare di affiancare a quello che abbiamo già un altro brand endotermico. Abbiamo dei contatti ben avviati, e qui al Salone ho visto marchi promettenti. Ci saranno novità nel corso dei prossimi mesi, di più non posso sbilanciarmi".