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Gianni Monini a EICMA: "Ecco perché il 2026 sarà l'anno del rilancio per Benelli"
Intervista col direttore commerciale della Casa di Pesaro: "La TRK 902 arriverà presto, scommetto già che sarà un successo. E vi spiego perché la TRK 602 è la moto della distensione con QJ Motor, nostra casa madre. E poi avremo anche lo scooter"
"Ci siamo presi un anno sabbatico, adesso però torniamo". Non è una minaccia, vero? "No - sorride Gianni Monini, direttore commerciale di Benelli per l'Italia - ma uso spesso questa espressione per parlare dell'anno terribile che ci siamo messi alle spalle".
Adesso però EICMA 2025 vi vede di nuovo protagonisti.
"Abbiamo tre nuove TRK, la 902 e la 602, oltre che un sacco di altre moto interessanti come le BKX".
Quando vedremo le prime arrivare in Italia?
"Le BKX arriveranno nei primi mesi del 2026, mentre le TRK 902 confidiamo di poterle avere entro aprile-maggio".
Un salto ambizioso, quello di affrontare il mercato delle moto "grandi".
"Sono convinto, anzi sicuro, che di TRK 902 ne venderemo davvero tante. Si fidi: il prodotto c'è, ha una bella linea, è maturo e affidabile. E ci piazzeremo in quella fascia di mezzo che congiunge le medie alle grandi cilindrate. In più arriva in doppia versione: vuoi l'adventure? C'è il modello Xplorer. Preferisci una tourer? C'è la Stradale".
Il prezzo?
"Sarà sempre molto concorrenziale, come è nel nostro dna".
"nonostante la rivalità irriducibile, qj motor ha capito che benelli non è un marchio da eliminare, ma qualcosa da valorizzare e far crescere"
Dai tempi in cui avete lanciato la TRK 502, però, il mercato è cambiato. Sono arrivati altri marchi dalla Cina con un'offerta aggressiva e di grande qualità. Non siete più soli, insomma.
"Da allora, però, ne abbiamo fatta di strada. Abbiamo realizzato la TRK 702 che, considerando gli esemplari Euro5 immatricolati a fine 2024, è di gran lunga la moto più venduta di quest'anno. E continua a essere un prodotto apprezzatissimo. Con la 902 continuiamo la nostra crescita in termini di tecnologia e qualità. Infine, cosa più importante, abbiamo una rete vendita di concessionari che ci è rimasta fedelissima anche nei momenti difficili. Abbiamo tutte le carte per far bene. Io di solito ho fiuto su queste cose: quando lanciammo la TRK 502 i nostri stessi concessionari ci prendevano per pazzi. Dicevano che la moto era orrenda, che non ne avremmo mai venduta una. Sappiamo com'è finita quella storia".
E la TRK 602? A mio avviso, è la più riuscita del lotto delle novità. E colma un buco grosso nella vostra gamma.
"La vedremo nella seconda metà del 2026. Questa moto significa moltissimo per noi, per molti motivi. In primo luogo, io la chiamo la moto della distensione con QJ Motor, nostra casa madre. Lei sa che questo progetto, interamente nato a Pesaro, era fermo da tre anni? Il fatto che gli sia stato dato un via libera significa che per QJ, Benelli resta un brand importante, da valorizzare e far crescere. Non certo un peso di cui liberarsi o un marchio da far morire".
Fatto salvo l'irriducibile conflitto tra due marchi rivali e riconducibili alla stessa proprietà.
"Su quello non possiamo farci niente. Ma per me alla fine conta poco. Ciò che è importante è che Benelli possa continuare a fare la sua strada, fare numeri e realizzare i suoi progetti".
"non solo moto: nel 2026 torniamo a fare scooter. i concessionari e i clienti non vedevano l'ora"
Tanto altro bolle in pentola.
"Abbiamo in rampa di lancio anche uno scooter (che Dueruote ha potuto vedere in anteprima; ndr) che vedremo nella seconda metà del 2026. Volevamo per il mercato italiano uno scooter con ruote da 16 pollici, e siamo stati accontentati. E' un bel progetto nato a Pesaro, che ci convince e che è piaciuto moltissimo ai concessionari. Insomma, dopo tanti anni, Benelli torna a fare anche gli scooter, oltre che le moto".
Cosa non banale, dato che nel mercato italiano sono gli scooter a tirare la carretta.
"Ho la sensazione che nel 2026 i numeri dell'immatricolato cresceranno ancora, che si apriranno nuovi spazi di mercato e soprattutto che la concorrenza sarà sempre più agguerrita. I marchi premium tradizionali iniziano a realizzare moto a prezzi interessanti, i nuovi brand stanno alzando l'asticella della qualità. Il tutto a fronte di una domanda di moto che cresce, nonostante la capacità di spesa degli italiani sia sempre più bassa".
Sarà lotta sul prezzo di listino, quindi.
"Le moto vanno sapute vendere. Il ruolo cruciale lo rivestono i concessionari, più che le Case".
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