In Svizzera ti tolgono la patente anche se stai troppo addosso al veicolo davanti a te

State attaccati al paraurti dell'auto che vi precede? Molto male. Perché in Ticino (meta di molte gite fuori porta da parte di motociclisti italiani) la Polizia cantonale ha deciso di fare sul serio contro chi non rispetta la distanza di sicurezza, dotandosi di una tecnologia che non perdona: il sistema "Sat Speed", un apparecchio già utilizzato in altri cantoni che consente di identificare e multare chi tallona pericolosamente le altre vetture.

Come riporta il Corriere del Ticino, i numeri parlano chiaro: dal 1 gennaio 2023 al 1 maggio 2025 sono stati effettuati 118 controlli con questo sistema. Il risultato? Nel solo 2024 sono state revocate 44 patenti per periodi compresi tra 1 e 3 mesi, più 15 ammonimenti per mancato rispetto della distanza di sicurezza e tamponamenti. Insomma, quasi una cinquantina di automobilisti si sono trovati a piedi.

COME FUNZIONA IL SISTEMA

Il sistema è tanto semplice quanto efficace: l'apparecchio presente nella vettura della Polizia riprende la scena e misura la velocità. Successivamente, un software analizza il video fotogramma per fotogramma, calcolando le distanze esatte tra i veicoli. E qui scattano le sanzioni.

La legge stabilisce che la distanza di sicurezza in condizioni normali deve essere di almeno 1,8 secondi. Ma attenzione: secondo la giurisprudenza federale, se la distanza scende sotto i 0,6 secondi si configura un'infrazione grave, punita con il ritiro della patente per almeno 3 mesi. Tra 0,6 e 0,8 secondi si parla invece di infrazione di media gravità, con revoca di almeno un mese.

L'infrazione viene poi contestualizzata valutando le condizioni della strada, del traffico, della visibilità e la velocità. Quanto agli importi delle multe, questi finiscono direttamente nelle casse dello Stato.

SETTE RADAR IN TICINO

Il Canton Ticino dispone attualmente di sette apparecchi: un radar fisso sull'A2 a Balerna, 4 semi-stazionari e 2 mobili. Nel primo semestre 2025 sono stati effettuati 1.057 controlli, che hanno portato a 2.686 infrazioni semplici e 761 infrazioni gravi. Il Consiglio di Stato tiene a precisare che l'installazione dei radar risponde esclusivamente a criteri di prevenzione e sicurezza, non finanziari.