Il momento magico di Benelli è finito?

Il 2025? "Per Benelli è stato un annus horribilis", sentenzia Gianni Monini, direttore commerciale della Casa pesarese. Il quale, reduce da cinque anni di crescita folle, nei quali il fenomeno TRK ha terremotato le certezze del mercato italiano delle moto, adesso si trova a fronteggiare un rallentamento che fa rumore, tra gli addetti ai lavori e non solo. E se c'è già la fila di gufi chi prevede la fine del modello Benelli, Monini vede il bicchiere mezzo pieno. "Anzi, più di mezzo pieno", precisa lui.

Gianni Monini, lei parla di annus horribilis. Perché?

"Inutile negare che il passaggio da Euro5 a Euro5+ ci ha danneggiato fortemente. Avevamo i magazzini pieni di moto e a fine 2024 ci siamo trovati a dover immatricolare, sia come azienda, sia a livello di rete dei concessionari, qualcosa come 3.700 moto. Per un'azienda come la nostra, una cifra che rappresenta un terzo del totale delle immatricolazioni. Di queste, ben 1.300 erano TRK 702, la nostra moto più venduta".

Adesso che cosa resta di questo stock mostruoso di veicoli?

"Per fortuna più nulla. Le TRK 702 Euro5 sono ormai esaurite, e non è un segno di poco conto. Perché alle 1.680 immatricolate nel 2025, vanno sommate anche queste, che essendo state targate nel 2024 non risultano tra le vendite. Di fatto ciò conferma come la TRK 702 sia comunque la moto più venduta dell'anno. Gli altri modelli Euro5 rimasti in giacenza sono in azienda, e li smaltiremo nel corso del 2026 con promozioni ad hoc".

Diciamo anche che buona parte di queste moto ancora in giacenza non sono state recepite bene come la TRK 702.

"Intende la gamma Leoncino? Per come è concepita oggi, è piuttosto vecchiotta e datata".

La previsione per il resto del 2025 com'è?

"Di questo passo la TRK 702 tornerà molto più in alto in classifica, perché immatricoleremo solo veicoli nuovi. A fine anno sarà ancora la regina del mercato? Vediamo, perché no?".

Le difficoltà del 2025 poi sono state legate anche ad altri fattori.

"Ed è per questo che parlo di annus horribilis. Le novità presentate in EICMA, dalla Leoncino Bobber alla famiglia BKX, non sono arrivate nei tempi previsti. C'entrano una pluralità di fattori, dai ritardi nelle spedizioni ad alcuni aggiustamenti tecnici da noi richiesti sulla produzione realizzata in Cina. E a concludere il tutto, c'è un mercato moto che nel 2025 soffre".

Infatti. Che cosa succede?

"Premesso che le moto sono ancora un mercato trainante nel nostro Paese, stiamo vivendo una fase di difficoltà economica generale. C'è una bassissima propensione al consumo, le famiglie hanno meno soldi da spendere. E anche l'acquisto di una moto da 6-7mila euro, ossia quella che fino a pochi mesi fa era la cifra target per un acquisto entry level, per molti sta diventando troppo alta. Ed è così che la scelta di acquisto va sullo scooter, che costa meno e permette comunque di spostarsi. E' così che mi spiego la crisi delle moto e il successo degli scooter".

Siamo più poveri e spendiamo meno. Ricette?

"Una potrebbe essere abbassare il prezzo dell'entry level, ma per 5mila euro chiaramente bisogna anche scendere di cilindrata, altrimenti diventa antieconomico per una casa produrre moto".

E poi la concorrenza è aumentata.

"Benelli ha aperto la strada. Poi sono arrivati molti altri marchi con mezzi di grande qualità. Ma se per qualche anno una maggiore offerta ha aperto il mercato, aumentando la base dei clienti e favorendo il ritorno in sella di molti ex motociclisti di 50-60 anni, adesso la sensazione è che la torta da spartirsi sia sempre quella. E chiaramente la battaglia dei prezzi prima o poi dovrà finire".

L'altra scelta è puntare sul premium.

"La fetta del pubblico altospendente c'è e ci sarà sempre, ma è costante nel tempo. Anzi, ci sono brand famosissimi che nel 2025 stanno calando nonostante operino nel segmento premium. Non fai i grossi volumi con le moto da 20-25mila euro".

Eppure la sensazione è che a EICMA 2026 ci sarà la versione definitiva della TRK 902.

"Per noi questa moto rappresenta una grande sfida, perché ci colloca in una fetta di mercato in cui vai a competere con alcuni cinesi premium e con i brand più forti, come quelli giapponesi. In quella fascia di mercato non vinci col listino, ma coi contenuti che riesci a offrire. Rappresenta un passaggio importante, ma ho sempre detto e ripeto che per Benelli quella cilindrata sarà la più alta concepibile".

Siamo già in clima EICMA: come ci arriverà Benelli?

"Con uno stand grande, da mille metri quadri, pieno di moto, perché siamo un'azienda in forma e vogliamo dare un forte segnale al mercato. E con delle novità".

Ci anticipa qualcosa?

"Se avessi due moto nuove e uno scooter con ruota alta, sarei l'uomo più contento del mondo".