Attualità
Autovelox, arriva il censimento nazionale (ma manca ancora un decreto chiave perché possa entrare in funzione…)
Il DL Infrastrutture introduce l'obbligo di mappatura digitale di tutti i dispositivi sul territorio italiano. I Comuni avranno 60 giorni di tempo per comunicarne la posizione al Ministero. Ma non subito: manca ancora il decreto attuativo che disciplina tutti gli aspetti tecnici
Una rivoluzione nel mondo degli autovelox sta per cambiare il panorama delle strade italiane. Con l'approvazione definitiva del Decreto Legge n. 73 del 21 maggio 2025 (Decreto Infrastrutture), convertito in legge dopo il voto di fiducia del Senato, arriva l'obbligo per tutti i Comuni di censire i propri dispositivi per il controllo della velocità.
AUTOVELOX: QUELLI NON CENSITI SONO INUTILIZZABILI
La novità più importante riguarda l'obbligo di censimento nazionale degli autovelox. I Comuni dovranno comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutti i dati relativi alle apparecchiature per l'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità presenti sul proprio territorio.
Il termine è perentorio: 60 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo ministeriale. Trascorso questo periodo, tutti gli autovelox non censiti saranno considerati illegittimi e inutilizzabili.
CHE COSA DEVONO COMUNICARE I COMUNI
Per ogni dispositivo installato, le amministrazioni locali dovranno fornire informazioni dettagliate su tipo, marca e modello dell'apparecchio, conferma dell'approvazione o omologazione secondo le normative vigenti, posizione geografica precisa del dispositivo e altri dati tecnici che saranno specificati nel decreto attuativo.
OBIETTIVO TRASPARENZA
L'iniziativa del governo mira a creare un'unica mappa nazionale digitale e accessibile che riporti tutti gli autovelox presenti in Italia. Secondo le intenzioni dell'esecutivo, questo censimento servirà a rendere trasparente la gestione di tutti i dispositivi di controllo della velocità sul territorio nazionale. La misura dovrebbe garantire maggiore chiarezza per automobilisti e motociclisti, che potranno avere accesso a informazioni precise sulla localizzazione degli autovelox, eliminando le zone d'ombra e le installazioni non conformi.
MA MANCA ANCORA IL DECRETO ATTUATIVO...
E a proposito di decreto, tutto ciò di cui abbiamo detto sopra resta al momento una bella teoria. Perché la pratica dice che, per l'appunto, tutti gli aspetti tecnici devono essere disciplinati dal decreto attuativo, che ancora non si è visto. Senza il quale il censimento dei velox e il loro eventuale spegnimento (in caso di mancata comunicazione o non conformità) esiste solo sulla carta. A maggior ragione dato che, nel caso del DL 73/2025 sugli autovelox, la legge non stabilisce un termine specifico per l'emanazione del decreto attuativo ministeriale.
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