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Kiska dice addio a KTM: adesso è stata ceduta a un'azienda di domotica
Quello che era il "centro stile" della Casa austriaca è stato rilevato dalla Loxone, azienda specializzata in automazione domestica e building automation
Le fortune e la personalità delle moto KTM e Husqvarna negli ultimi anni hanno portato una forte firma stilistica, quella di Kiska. Lo studio di design fondato 35 anni fa da Gerald Kiska, che di fatto per anni è stato il centro stile della Casa di Mattighofen è, in ordine di tempo, solo l'ultimo gioiello di famiglia ceduto da KTM. Ora infatti Kiska ha un nuovo padrone. O meglio, un nuovo socio di maggioranza che ne ha salvato le sorti in extremis.
IL SALVATAGGIO DI LOXONE
L'operazione è stata ufficializzata dall'autorità austriaca per la concorrenza: Loxone ha acquisito il 51% di Kiska attraverso un aumento di capitale. Non una vendita classica, quindi, ma un investimento strategico che ha permesso all'agenzia di design di continuare a esistere. E qui arriva il colpo di scena che nessuno si aspettava: Loxone non è un'azienda del settore automotive o motociclistico. È invece specializzata in automazione domestica e building automation. Pensate un po': da un lato abbiamo chi disegna le moto più cattive del pianeta, dall'altro chi progetta case intelligenti.
Il motivo di questo cambio di proprietà è tanto semplice quanto drammatico: Kiska ha perso il suo cliente principale. Pierer Mobility - la holding che controlla KTM, Husqvarna, GasGas e compagnia bella - ha deciso di chiudere i rubinetti. E quando il tuo committente principale ti dice addio, o trovi rapidamente qualcun altro che crede in te, oppure è game over. L'Austrian Competition Authority è stata chiara: la perdita di Pierer Mobility aveva messo "in pericolo immediato il futuro di Kiska". Tradotto dal burocratese: l'azienda stava per chiudere i battenti.