Attualità
Motociclisti e montagne: un rapporto diventato ormai impossibile
Il conflitto tra motociclisti e residenti delle località alpine ha raggiunto picchi estremi: adesso si moltiplicano le proteste per il rumore dei raduni e fioccano richieste di pedaggi sui passi e controlli sul rumore. Ma perché è così difficile far convivere mototurismo e quiete di chi in quelle montagne ci vive?
Immaginate il dialogo che potrebbe intercorrere tra un appassionato motociclista e un placido residente di una località alpina.
Il primo dice: "Sono un motociclista e non vedo l'ora che arrivi il fine settimana per saltare in sella e raggiungere i miei passi alpini preferiti. Curve, sfida contro me stesso, ricerca di aria buona e bei paesaggi, buon cibo e compagnia nelle soste del mio tour. Poi vengo qui e trovo pattuglie della Stradale ogni 200 metri e gente che si lamenta in continuazione del mio passaggio".
D'altro canto il secondo replica: "Io invece vivo in un paesino delle Dolomiti, lavoro tutta la settimana e di voi motociclisti smarmittoni ne ho le palle piene. Vorrei riposare e godermi le mie montagne".
Siamo di fronte al classico problema complesso, ossia il problema che non ha una soluzione univoca. E anche noi, purtroppo, una soluzione non la abbiamo. Di certo, in tempi esasperati come questi, è sempre più difficile giungere a una conciliazione tra posizioni divergenti.