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Burocrazia: la UE inserisce le moto nel "Regolamento fine vita veicoli". Ma che vuol dire? E perché è così importante?

Marco Gentili
di Marco Gentili il 08/07/2025 in Attualità
Burocrazia: la UE inserisce le moto nel "Regolamento fine vita veicoli". Ma che vuol dire? E perché è così importante?
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Procede a grandi passi verso l'approvazione il regolamento che rivedrà in modo radicale i processi di produzione dell'intera industria motociclistica (con maggiori costi) in vista della sostenibilità ambientale. Ecco cosa cambierà

Il voto delle commissioni competenti del Parlamento europeo hanno incluso, per la prima volta, le moto e tutti i veicoli di categoria L (scooter e microcar) all'interno della proposta di Regolamento sui Veicoli a Fine Vita

Questo segna una tappa significativa nell'allineare il settore con i principi dell'economia circolare e garantire un trattamento coerente tra le diverse categorie di veicoli.

Tutti i veicoli di categoria L, inclusi i tipi L1e e L2e, sarebbero ora inclusi nell'ambito del regolamento, contribuendo a prevenire la frammentazione del mercato e garantire coerenza normativa. Il periodo di implementazione di 60 mesi proposto dalla Commissione Europea è stato mantenuto, fornendo ai produttori il tempo necessario per adattare processi e sistemi in linea con i nuovi requisiti.

Il testo garantisce anche che le motociclette a piccola serie siano escluse dal regolamento, offrendo protezioni importanti per le piccole e medie imprese e preservando l'innovazione e la competitività nel settore. I requisiti di progettazione sono stati adattati per rendere obbligatorio che i veicoli consentano la rimozione facile di parti e componenti, con disposizioni per il riutilizzo, riciclaggio, ricostruzione e rimessa a nuovo dove tecnicamente fattibile.

ACEM accoglie anche con favore l'estensione dell'ambito del regolamento per includere disposizioni aggiuntive che contribuiscono a migliorare la coerenza normativa e portano a un quadro più completo, massimizzando i benefici ambientali durante tutto il ciclo di vita delle motociclette.

In particolare, il regolamento si concentra sulla rimozione sicura delle batterie e dei pacchi batteria, oltre che sul disassemblaggio a livello di cella, rispettando così sia le considerazioni di sicurezza che le realtà tecniche. Inoltre, include disposizioni per impedire ai produttori di ostacolare la rimozione di parti attraverso aggiornamenti software, garantendo al contempo che le necessarie protezioni di cybersecurity rimangano in vigore.

Il Parlamento Europeo dovrebbe confermare la posizione delle commissioni durante la sessione plenaria programmata per l'8-11 settembre 2025. ACEM continuerà a collaborare con i co-legislatori per garantire che il regolamento finale supporti le specificità del settore motociclistico contribuendo agli obiettivi ambientali più ampi dell'UE.

 

COSA PREVEDE IL REGOLAMENTO

Il nuovo Regolamento UE sui Veicoli a Fine Vita rappresenta una riforma significativa che sostituisce la direttiva attuale con un approccio più completo all'economia circolare nel settore automobilistico. Ecco cosa prevede e le implicazioni per i costruttori:

Progettazione Circolare I veicoli devono essere progettati per essere facilmente smantellati e devono soddisfare i tassi di riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità. È prevista una migliore documentazione attraverso "passaporti di circolarità" dei veicoli.

Contenuto Riciclato Obbligatorio Il 25% della plastica utilizzata per costruire un nuovo veicolo deve essere riciclata. La Commissione europea studierà anche l'introduzione di percentuali minime di materiali rari riciclati per i motori elettrici.

Responsabilità Estesa del Produttore Migliore governance, migliore cooperazione: "Responsabilità Estesa del Produttore" per incoraggiare un trattamento dei rifiuti di migliore qualità e la cooperazione industriale.

Implicazioni per i Costruttori

Obblighi di Progettazione I costruttori devono riprogettare i veicoli per facilitare lo smantellamento e la separazione dei materiali. I veicoli devono essere progettati per essere facilmente smantellati con componenti rimovibili per riutilizzo, riciclaggio e ricostruzione.

Utilizzo di Materiali Riciclati Obbligo di utilizzare almeno il 25% di plastica riciclata nei nuovi veicoli, con possibili futuri requisiti per materiali rari come neodimio, disprosio e praseodimio nei motori elettrici.

Documentazione e Tracciabilità Necessità di fornire documentazione dettagliata e "passaporti di circolarità" che traccino i materiali utilizzati e facilitino il riciclaggio a fine vita.

Responsabilità Finanziaria I produttori diventeranno responsabili del trattamento dei rifiuti attraverso il sistema di Responsabilità Estesa del Produttore, incentivando una migliore qualità del trattamento dei rifiuti.

Cooperazione con i Riciclatori Maggiore collaborazione obbligatoria con i partner del riciclaggio per garantire un trattamento ottimale dei veicoli a fine vita.

Periodo di Implementazione Il regolamento prevede un periodo di implementazione di 60 mesi, dando ai produttori tempo sufficiente per adattare processi e sistemi alle nuove normative.

Benefici Previsti Entro il 2035, il regolamento dovrebbe portare a 12,8 milioni di tonnellate in meno di CO2 emessa, 5,4 milioni di tonnellate di materiali riciclati di qualità superiore o riutilizzati, e 22.000 nuovi posti di lavoro.

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