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Ecco come i cinesi ammazzano il mercato dell'usato

Marco Gentili
di Marco Gentili il 24/06/2025 in Attualità
Ecco come i cinesi ammazzano il mercato dell'usato
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I prezzi del nuovo super aggressivi rendono spesso antieconomico l'acquisto di un veicolo di seconda mano. A soffrire di più i marchi di fascia media

Girare per i concessionari in incognito è sempre un'esperienza istruttiva. Pochi giorni fa ho assistito alla seguente conversazione tra un signore in cerca di uno scooter 125 cc usato, evidentemente come mezzo "da battaglia" da portare in una seconda casa, e un dealer. Il quale gli ha detto: "Se vuole glielo cerco, ma rischia di trovarsi per le mani uno scooter con 30-40mila km in condizioni mediocri. Con 2.100 euro si prende un SYM nuovo".

In effetti, come dare torto al dealer? I prezzi di alcuni 125 cc di attacco e con una verta fama di affidabilità - penso proprio al SYM Symphony SR - sono di poco superiori ai 2mila euro. Sull'altro piatto della bilancia, si trovano mezzi particolarmente vissuti e che difficilmente si portano a casa a meno di 1.700-1.800 euro.

 

IL NUOVO CONVIENE PIU' DELL'USATO

Questo piccolo aneddoto spiega molto di come sta cambiando il mercato, e di come le dinamiche introdotte dai nuovi brand (in particolare quelli cinesi, ma non solo) stanno orientando i gusti dei consumatori. Sul fronte degli scooter queste tendenze sono evidenti specie nella fascia bassa della gamma, quella più richiesta dai consumatori, ossia il 125 cc ruota alta da città. Ma anche sul fronte delle moto assistiamo a un fenomeno simile.

La presenza sul mercato di modelli di fascia media nel segmento adventure, ossia il più gettonato dagli italiani, mette in automatico fuori mercato alcuni usati di marchi più noti: "Si tratta di una spinta che stiamo osservando anche noi - dice Christian Stano, concessionario moto con tre punti vendita a Milano - con i listini aggressivi praticati da alcuni marchi, sempre più persone preferiscono spendere 6mila euro per una moto nuova cinese, che non per una Suzuki di seconda mano che costa 2mila euro in più". Stano non fa nomi, ma li facciamo noi: QJ Motor, Voge, Benelli. 

 

L'USATO CONVIENE SOLO PER I MODELLI PREMIUM

Non si tratta certo di un atto d'accusa - anzi, chi ci legge sa che da sempre tifiamo per la democratizzazione delle moto, e più modelli low cost non fanno altro che allargare la platea del mercato potenziale - ma di una constatazione. Cha porta con sé un corollario: L'usato di fascia media tende a calare, mentre cresce inevitabilmente l'immatricolato nuovo

In questo quadro, quale futuro si prospetta per l'usato, mercato che, a maggio 2025, vale molto in termini numerici (334.226 unità, circa il doppio del nuovo, 157.206)? L'unica certezza è che esso troverà sempre di più un senso di esistere per quanto riguarda i modelli premium. Nella fascia alta del mercato, infatti, la possibilità di acquistare una GS o una Multistrada di seconda mano (e a prezzi più concorrenziali rispetto al nuovo) continua ad avere una sua logica di fondo. Logica che viene meno, invece, per la ex fascia media, aggredita dal basso da listini sempre più competitivi. Se quindi in alto l'usato rappresenta una porta di accesso alla moto premium, negli altri segmenti l'usato tenderà a deprezzarsi

 

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