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Motociclista vittima di incidente positivo alla cannabis: via la patente, ma il giudice gliela restituisce

Marco Gentili
di Marco Gentili il 18/06/2025 in Attualità

La motivazione: "Era lucido". Quello di Asti è il secondo caso da quando è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini

Un curioso episodio che arriva dal Piemonte "mina" uno dei capisaldi del nuovo Codice della strada. Un motociclista astigiano è rimasto vittima di in un incidente circa un mese e mezzo fa. Trasportato in ospedale, è stato sottoposto a diversi accertamenti medici che hanno evidenziato la presenza di cannabinoidi nel sangue. Tuttavia, come racconta il suo avvocato Jacopo Evangelista a La Stampa, gli esami clinici non hanno rilevato alcuna alterazione psicofisica da sostanze stupefacenti o alcol.

In base alle nuove regole del Codice della Strada, oggi basta risultare positivi alla cannabis per perdere la patente, anche in assenza di alterazione. Prima della riforma, invece, era necessaria anche la prova dello stato psicofisico compromesso. La prefettura ha quindi disposto la sospensione della patente.

 

IL RICORSO E LA DECISIONE DEL TRIBUNALE

Come riportato dalle cronache, il motociclista ha deciso di fare ricorso, presentando il referto medico che confermava la sua lucidità. Il suo legale ha ricordato che il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pordenone ha già sollevato dubbi di costituzionalità proprio su questa parte del decreto.

In attesa che la Corte Costituzionale si esprima, il giudice di pace ha fissato un’udienza per marzo. Nel frattempo, il tribunale ha accolto il ricorso e restituito la patente al motociclista.

 

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