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Move-In anche per le due ruote: una presa per i fondelli

Marco Gentili
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Move-In anche per le due ruote: una presa per i fondelli
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Move-In anche per le due ruote: una presa per i fondelli

A Milano il Comune mette fuorilegge moto e scooter Euro2 e precedenti, ma consente di continuare a circolare percorrendo distanze ridicole e pagando anche la black box

Milano come Parigi, Londra e Madrid. Sempre meno moto e scooter endotermici in circolazione grazie alla road map di divieti sanciti dal Comune (che procedono come da programma) e che metteranno fuorilegge tutti i veicoli più inquinanti fino agli Euro2 4 tempi. Giusto? Sbagliato? Di questo - piaccia o no - abbiamo già abbondantemente discusso.  Però il Comune lascia uno spiraglio e dice: dal 1 ottobre prossimo coi vostri Euro1 e Euro2 non entrerete più in città, a patto che - proprio come accade per le auto più inquinanti - non vi dotate di MoveIn. Per chi non lo sapesse, il MoveIn funziona attraverso l’installazione di una black-box che tiene traccia dei chilometri percorsi all’interno delle aree soggette a restrizioni. In cambio, il motociclista ottiene una quota annua di chilometri da percorrere liberamente.  

MOVEIN, UN BELLO SBATTIMENTO A PAGAMENTO

Partiamo col dire che il MoveIn non è la cosa più intuitiva del mondo. Innanzitutto, si paga: nel primo anno si spendono cinquanta euro, trentacinque dei quali per l’installazione del dispositivo e venti per il servizio annuale. Dal secondo anno in poi, il canone si riduce a venti euro, a patto che non ci sia bisogno di reinstallare nulla. E poi averlo è abbastanza laborioso: il motociclista deve registrarsi online, scegliere il fornitore e fissare l’appuntamento per l'installazione. E già qui passa la voglia di metterlo e vendere fuori provincia il proprio scooter o moto "inquinante".  

SOGLIE CHILOMETRICHE ANNUE RIDICOLE

Una volta usciti dal ginepraio burocratico, si può continuare a circolare. E qui arriva il nodo principale: quanti chilometri si possono percorrere in Area B? Adesso tenetevi forte perché si ride. Le soglie variano in base alla classe ambientale del veicolo. Una moto Euro 0 4T potrà viaggiare per 200 chilometri all’anno nelle zone sottoposte a controllo. Con una Euro 1 4T si sale a 300 chilometri, la medesima soglia prevista per una Euro 2 4T (mentre, non si sa per quale motivo, un Euro2 2T ha diritto a 600 km annui di percorrenza). Le Euro 3 2T, infine, godono di una soglia di 1.500 chilometri. Come vediamo facilmente, anche senza dotarsi di calcolatrice, tali soglie sono del tutto inadatte a soddisfare le esigenze medie di mobilità di un utente che usa moto e scooter per muoversi in una città non certo piccola come Milano. C'è chi ha definito questa manovra un "palliativo". Noi invece la valutiamo laicamente per quella che è: una sostanziale presa per i fondelli.   
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