Quotazione Moto & Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Attualità

Strade a rischio: tagli per 10,7 miliardi, i Comuni restano a secco

Marco Gentili
di Marco Gentili il 23/05/2025 in Attualità
Strade a rischio: tagli per 10,7 miliardi, i Comuni restano a secco
Chiudi

La "sorpresina" contenuta nella Legge di Bilancio e nel Milleproroghe. Meno risorse per la viabilità locale, cantieri bloccati e sicurezza in bilico. Le città metropolitane lanciano l’allarme, mentre crescono le tensioni tra governo ed enti locali

C'è una cifra che fa tremare chi ogni giorno guida sulle strade italiane: 10,7 miliardi di euro. Tanti sono i fondi che, secondo un'analisi dell’Ance, verranno a mancare da qui al 2036 per la manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale e metropolitana. Il colpo arriva dritto agli enti locali, che si vedono sottrarre risorse fondamentali per sistemare buche, ponti, tratti dissestati e tutto quello che riguarda la sicurezza su strada.

 

MANOVRA E MILLEPROROGHE: DOVE SONO FINITI I SOLDI?

I tagli nascono da due interventi normativi, la legge di Bilancio e il Milleproroghe, che hanno ridimensionato quattordici programmi di spesa pluriennale. Parliamo di capitoli chiave per la viabilità: messa in sicurezza di edifici e territori, rigenerazione urbana, sviluppo di infrastrutture e perfino investimenti per la mobilità sostenibile. Le riduzioni colpiscono pesantemente i fondi destinati alle Regioni e ai piccoli comuni, incidono sugli investimenti del ministero delle Infrastrutture e rendono complicata anche la pianificazione di opere già programmate.

 

SALVINI RASSICURA, I SINDACI PROTESTANO

Il ministro Salvini, sollecitato dalle proteste crescenti, ha assicurato che quei soldi non sono finiti nel progetto del Ponte sullo Stretto, come qualcuno sospettava, ma sono stati dirottati su altre opere strategiche, tra cui il Terzo Valico e altri interventi infrastrutturali nel Nord-Ovest. Ha anche garantito che farà il possibile per recuperarli, magari già nella prossima manovra d’autunno. Ma intanto i sindaci sono in rivolta. L’Anci ha chiesto un incontro urgente al governo, parlando apertamente di un rischio per la sicurezza dei cittadini e per la libertà di movimento. Le città metropolitane, che già affrontano costi enormi e obblighi stringenti, si trovano a gestire tagli che mettono in crisi anche i cantieri già aperti.

 

COSA CAMBIA PER CHI SI SPOSTA OGNI GIORNO

Le imprese del settore costruzioni vedono in questo scenario una perdita secca di opportunità e una frenata per tutti i progetti di riqualificazione urbana. In Piemonte, solo tra il 2023 e il 2028, si rischia di perdere oltre 546 milioni di euro, praticamente la metà dei fondi inizialmente previsti. E la situazione non è molto diversa in altre regioni. Per chi si sposta ogni giorno in moto, in scooter o in auto, questo scenario si traduce in una prospettiva concreta: più asfalto rovinato, meno interventi, strade secondarie sempre più dimenticate. La sicurezza passa anche dalla manutenzione, e quando mancano i fondi, il prezzo lo paga chi guida.

 

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.