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KTM: i soldi ci sono. E adesso?

La procedura di ristrutturazione aziendale procede secondo i tempi previsti, grazie all'intervento finanziario di Bajaj. Resta però da definire il suo ruolo nel nuovo assetto societario
Il piano di ristrutturazione di KTM procede senza interruzioni. Degli 1,5 miliardi circa necessari per il salvataggio delle società coinvolte (KTM e le due società che si occupano una di ricerca e sviluppo, l'altra della produzione dei componenti chiave alla realizzazione delle moto), una quota del 30% - pari a 525 milioni di euro - doveva essere versata entro il 23 maggio ai creditori. E il primo passo è stato rispettato, addirittura in leggero anticipo.
Bajaj Auto International Holdings fornisce i fondi necessari per garantire la continuità operativa di KTM finanziando il pagamento delle quote ai creditori nell’ambito della ristrutturazione del debito di KTM.
A tal fine, viene concesso un prestito di 450 milioni di euro a KTM AG. Un ulteriore importo di 150 milioni di euro viene concesso a Pierer Mobility AG, che trasferisce il saldo necessario alle società KTM per soddisfare i pagamenti delle quote.
PIERER LASCIA IL CDA
Novità anche nella compagine societaria (sebbene preannunciate), con Stefan Pierer che lascerà il Consiglio di Amministrazione di Pierer Mobility AG nel giugno 2025, dopo la conclusione del procedimento di ristrutturazione. Il Consiglio di Sorveglianza ha nominato Verena Schneglberger-Grossmann, presente nel gruppo dal novembre 2015, come nuovo membro del Consiglio di Amministrazione (Chief Legal Officer) di Pierer Mobility AG, affiancando il CEO Gottfried Neumeister.
E BAJAJ ADESSO CHE FA?
Al netto dello scampato pericolo, Bajaj sta continuando a investire milioni di euro per il salvataggio di KTM. Resta da capire che cosa accadrà al termine del processo di salvataggio. Verosimilmente, Bajaj (che è già partner strategico e fornitore della Casa austriaca) farà valere il proprio credito e vorrà far sentire il suo peso. Parte dei prestiti erogati dal colosso indiano, infatti, sono stati emessi sottoforma di obbligazioni convertibili, ossia strumenti finanziari che permettono a un investitore di prestare soldi a una società, ma con la possibilità di convertirlo in azioni della stessa società in futuro, secondo condizioni prestabilite.
Insomma, di fronte a sé Bajaj ha due strade: potrà acquisire una partecipazione di maggioranza in KTM al posto degli investimenti effettuati, oppure coinvolgerà un investitore esterno per acquistare la quota di Stefan Pierer nella società.







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