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Mercato moto: i top e i flop del 2025

L'analisi dettagliata dei dati dei primi 4 mesi dell'anno: tutte le case calano, ma Honda, BMW e Yamaha restano sul podio. Eppure c'è qualcuno che va controtendenza e cresce in un mercato in difficoltà. Ecco la situazione (e tutti i numeri) dei vari brand
Giunti a un terzo di quest’anno, se volete capire la situazione del mercato moto, è sufficiente guardare i numeri. Anche se dobbiamo mettere le mani avanti: nel mercato delle moto, dopo la pandemia, niente è stato più come prima. Facciamo un breve riepilogo. Dopo il 2020 abbiamo assistito a un rimbalzo dovuto alla rinnovata domanda di mobilità, ma è anche vero che il 2021 e il 2022 sono stati caratterizzati da forniture a singhiozzo di veicoli e componenti, che in alcuni casi hanno frenato il potenziale commerciale di alcuni brand. Forse il 2023 è stato il primo anno che ha dato la misura reale dei valori del mercato italiano, seguito dalla prima metà del 2024 (giacché i numeri della seconda parte sono stati alterati dal boom di km zero e autoimmatricolazioni dovuti alla fine serie Euro5).
Fatta la dovuta premessa, l'inizio del 2025 - caratterizzato dal prevedibile riflusso, e quindi da una contrazione forte delle vendite - non è partito proprio benissimo. Rispetto infatti al primo quadrimestre dello scorso anno, il mercato delle moto ha fatto segnare un saldo negativo: 47.739 unità immatricolate, pari a -18,12%.
MERCATO MOTO: CHI SALE E CHI SCENDE
Analizziamo nel dettaglio – forti della nostra eccellente banca dati – l’andamento dei brand nei primi 4 mesi del 2025. Tranne alcune lodevoli eccezioni che, nonostante le difficoltà del mercato, riescono a crescere, per tutti il segno è negativo.
Honda si conferma il primo costruttore d'Italia con 7.020 immatricolazioni e una quota mercato del 15,27% (un anno fa era a 7.178, ma con una quota del 12%), seguita da BMW, che ha targato 5.278 moto (erano 6.039 nel 2024) e rappresenta l'11,48% del totale. Terza Yamaha, con 4.518 (5.863 nel 2024) e un market share del 9,83%.
Al quarto posto ecco il primo costruttore che va controtendenza, ossia Ducati che immatricola 3.649 moto (nel 2024 erano 2.955) e tocca così quota 7,94% del mercato. Quinta, esattamente come un anno fa, Kawasaki con 3.083 moto (3.548 nel 2024) e una quota del 6,71%. La classifica vede poi Triumph, che lascia sul terreno circa 200 moto anno su anno: 2.956 nel 2025 a fronte delle 3.111 del 2024, ma che comunque cresce come market share.
Dal settimo al nono posto troviamo poi tre costruttori che crescono come numeri e come quote di mercato. CFMoto, assente lo scorso anno dalla top 10, immatricola 2.664 moto e si attesta al 5,8%, mentre Royal Enfield ne ha targate 2.407 (2.016 nel 2024) con una quota mercato del 5,24%. La nuova ondata cinese prosegue con Voge: 2.212 pezzi immatricolati e quota del 4,81%. Chiude la top 10 KTM, in forte calo a 1.541 pezzi (meno della metà del 2024).

LA DECRESCITA FELICE E UN MERCATO "IN RITARDO"
Se da un lato per fare i conti dovremo aspettare - mai come quest'anno - il mese di dicembre, è evidente come le mancate vendite del primo quadrimestre peseranno nel saldo finale di tutti i costruttori.
A pesare, oltre al fenomeno del km zero (che ha penalizzato alcuni costruttori più di altri: vedi Benelli, che nel periodo preso in analisi è passata da 4.390 moto ad appena 827), è stata soprattutto l'assenza di vere novità.
A fare bene, classifiche alla mano, sono stati quelli che hanno portato modelli nuovi nei concessionari. Ed è così si spiega il successo immediato di modelli come Honda GB350. D'altro canto, il successo di alcuni costruttori cinesi come CFMoto non è legato tanto alle novità, quanto all'arrivo "differito" di modelli molto attesi già nei mesi scorsi. La 450MT era una moto 2024, ma lo scorso anno ne sono arrivate pochissime in rete vendita. Adesso la domanda è stata finalmente soddisfatta. Per certi brand, la disponibilità di prodotto continua a essere la vera chiave di volta per il successo.
Colpisce in positivo, infine, la crescita di Ducati, capace di conquistare nuovi clienti con prodotti premium e col duplice successo della gamma Multistrada, dove ai numeri della V4 si affiancano quelli decisamente promettenti della V2.
IL DOMINIO DELLE CROSSOVER
E a proposito di gusti, il primo quadrimestre 2025 ci racconta di come, ormai, in Italia una moto su due sia una crossover: ben il 46,64% del venduto appartiene a questa categoria, seguita dalle naked, che raccolgono il 29% delle preferenze dei consumatori. Tra i segmenti minori, non si spegne l'interesse per le sportive, la cui fetta rappresenta l'8% del venduto (ed è il terzo in ordine di importanza).





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