KTM: si avvicina la scadenza di fine maggio e i problemi non sembrano avere fine

Nuovo stop alla produzione, difficoltà a reperire finanziamenti e lo scontro tra Pierer e Zochling: a Mattighofen sono giorni concitati

La situazione di Pierer Mobility e della sua controllata insolvente KTM continua a essere molto complicata, anche perché il tempo sta per scadere. Entro la fine di maggio, infatti, 600 milioni di euro dovranno essere versati sul conto fiduciario di Peter Vogl, amministratore fallimentare di KTM AG, al fine di poter finanziare il rapporto del creditore del 30% (548 milioni di euro) e i costi procedurali (50 milioni di euro). La somma è principalmente destinata ad aumentare i fornitori di debito che dovrebbero ricevere alti tassi di interesse per il loro rischio.  

STOP ALLA PRODUZIONE

La produzione è stata nuovamente interrotta a partire da lunedì 28 aprile, con una sospensione prevista per tre mesi, fino al 27 luglio. La causa principale è la mancanza di componenti necessari alla produzione, dovuta a problemi nella catena di approvvigionamento. Per mitigare l'impatto sui lavoratori, è stato introdotto un accordo aziendale che riduce l'orario di lavoro a 30 ore settimanali, con una corrispondente riduzione salariale, valido dal 1° maggio al 31 luglio.  

LO SCONTRO PIERER-ZOCHLING

Come se non bastasse Stefan Pierer, co-CEO di Pierer Mobility AG, ha intentato una causa contro Stephan Zöchling, membro del consiglio di sorveglianza del gruppo e CEO di Remus Innovation. La disputa legale è emersa negli ultimi giorni. Nel contesto della crisi finanziaria che ha colpito KTM e Pierer Mobility, nell'ottobre 2024 Dapebo, la holding di Zöchling, aveva concesso un prestito di 80 milioni di euro a Pierer Konzerngesellschaft mbH, una società controllata da Stefan Pierer. Come garanzia, Pierer ha impegnato azioni di Pierer Industrie AG di valore equivalente, con scadenza del rimborso prevista per la fine di giugno 2025. Zöchling sostiene che Pierer abbia violato i termini del contratto, omettendo di informarlo su diritti di prelazione e opzioni di vendita legati al partner indiano Bajaj. Di conseguenza, Zöchling ha tentato di vendere le azioni impegnate prima della scadenza del prestito. Pierer contesta questa azione, affermando che il prestito non è ancora scaduto e che Zöchling non ha il diritto di vendere le azioni. Ha quindi presentato una denuncia al Tribunale Commerciale di Vienna per impedire la transazione.