I PASSAGGI PER OTTENERE LE PATENTI MOTO
Per quanto riguarda il settore motociclistico,
la direttiva mantiene la struttura a “gradini” delle categorie A1, A2 e A, ma introduce una novità importante sul piano della formazione. Viene infatti stabilito, a livello europeo, che il passaggio da una categoria all’altra dovrà prevedere obbligatoriamente una formazione pratica presso una scuola guida o un istruttore certificato. Questo significa che per salire dalla patente A1 alla A2, o dalla A2 alla A, servirà in tutti i Paesi UE una
formazione pratica certificata, in alternativa all'esame (
cosa che già in Italia avviene da qualche tempo).
La direttiva non fissa uno standard unico per durata e contenuti della formazione, ma lascia ai singoli Paesi la libertà di stabilire le modalità operative. L’obiettivo è chiaro: migliorare la preparazione dei motociclisti, soprattutto nelle fasi di transizione verso moto più potenti, aumentando consapevolezza e capacità di gestione dei mezzi.
La nuova direttiva conferma anche i limiti di età e le progressioni già esistenti.
Sarà quindi ancora possibile conseguire la patente A2 a partire dai 18 anni, mentre per la patente A, che consente di guidare motocicli di qualsiasi potenza, resterà necessaria l’età minima di 20 anni e il possesso della patente A2 da almeno due anni. La tanto discussa proposta di consentire il conseguimento diretto della A a 18 anni è stata accantonata, con la scelta di privilegiare un percorso graduale e formativo.