Attualità
Sorpresa: in Italia le moto depotenziate non le compra nessuno
L’analisi sui dati di mercato evidenzia che il numero di moto guidabili con patente A2 sono meno del 5% rispetto ai veicoli a potenza piena. Con poche lodevoli eccezioni...
Quante volte il marketing delle case costruttrici ci ha fracassato le gonadi insistendo sul fatto che le loro moto sono disponibili “anche in versione per patente A2”? Negli ultimi anni si è trattato di un martellamento continuo, quasi al limite dell’ossessione. D’altra parte è difficile dar torto alle case: la fetta di chi possiede una licenza A2 è comunque da tenere in considerazione e magari, a fronte di un’offerta adeguata, magari si convince ad acquistare un veicolo con motore limitato a 35 kW, salvo poi riportarlo (sotto pagamento, si capisce, perché niente è gratis al mondo) a potenza piena una volta conseguita la patente A.
I NUMERI: QUANTO VALE IL MERCATO DELLE PATENTI A2
Ci siamo chiesti realmente quanto vale questo mercato, che è di difficile lettura in quanto da qualche anno il Ministero dei trasporti non comunica più il dato delle patenti A2 conseguite, ma le raggruppa sotto la voce delle “patenti A+A2”. L’ultima rilevazione disponibile quando questi dati erano ancora disaggregati (anno 2021) diceva che le patenti A2 erano 45.872, a fronte di 95.458 patenti A. In sostanza, poco meno del 50%. Anche proiettando queste proporzioni negli anni seguenti, ci aspetteremo che quello dei veicoli per patentati A2 possa rappresentare un mercato potenziale che vale circa 60mila moto all’anno. E invece...
MOTO DEPOTENZIATE: UN VERO FLOP
Eppure la realtà dei fatti dice che in Italia quasi nessuno compra moto depotenziate. Facciamo qualche esempio analizzando i dati di vendita dei primi 8 mesi dell’anno, e prendendo a modello alcune delle moto più vendute che hanno sia una versione a potenza piena, sia un corrispettivo a 35 kW. L’Aprilia Tuareg ha immatricolato 440 pezzi full power e 9 depotenziate, Benelli Leoncino 800 addirittura 6 depotenziate a fronte di 448 moto a potenza piena, Ducati Multistrada V2 739 unità full power e 10 depotenziate, mentre Scrambler 800 ha immatricolato 55 pezzi depotenziati a fronte di 995 standard. Anche in casa Moto Guzzi la musica non cambia: V 85 TT immatricola 833 pezzi standard e 2 depotenziati, mentre la V7 1.535 e solo 15 depotenziati.
La lista che mette in evidenza questa disparità è ancora lunghissima: Moto Morini X-Cape vanta 1.622 immatricolazioni standard e 67 depotenziate, Honda Transalp 1.996 standard e 49 depotenziate, Honda X-ADV 4.775 standard e 307 depotenziate, Kawasaki Versys 650 mette a segno 946 immatricolazioni standard e 32 depotenziate. Numeri che mettono in evidenza una sproporzione nel numero di immatricolazioni tra veicoli full power e depotenziati. E che riguarda tutte le case, tranne particolari eccezioni.
MOTO DEPOTENZIATE: LE ECCEZIONI CHE FUNZIONANO
Vi sono però - e per fortuna – delle eccezioni che confermano la regola, ovvero moto depotenziate le cui vendite rappresentano una quota superiore al 10% rispetto al venduto standard, o addirittura che sono degli autentici fenomeni di mercato. E’ questo il caso della Yamaha MT-07, modello per cui il mercato dei patentati A2 vale quasi quanto quello dei clienti a piena potenza: nel 2024 sono 842 le immatricolazioni delle depotenziate e 1203 quelle delle moto full power. Tendenzialmente è nel segmento delle naked e di alcune sportive che c’è più mercato per le moto a 35 kW: la Kawasaki 650 vende 183 unità (a fronte di 684 standard), KTM 790 Duke 323 unità (366 le standard), la Yamaha R7 135 (183 le standard). Ma si tratta evidentemente di eccezioni.
MOTO DEPOTENZIATE: PERCHE’ NON FUNZIONANO?
Resta da capire una questione fondamentale: perché, nonostante l’offerta davvero notevole (si contano ben 50 modelli con queste caratteristiche), il mercato delle depotenziate in Italia resta una nicchia infinitesimale? Difficile trovare una causa reale: verrebbe da dire che chi consegue la patente A2 (e verosimilmente prende la licenza per usarla, quindi acquistando un veicolo) si orienta direttamente su modelli con potenza adeguata alla categoria. Probabilmente - ma qui entra in gioco una nostra valutazione – la depotenziata rappresenta una scelta di lungo periodo: chi ne compra una punta a tenerla per poi portarla a potenza piena una volta presa la patente A a 21 anni. Ma si tratta, come abbiamo visto, di una percentuale minima della popolazione motociclistica.
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