L'effetto Valentino Rossi? Si sente, eccome. Se pensavamo che l'addio della superstar delle due ruote al Motomondiale non avrebbe lasciato strascichi, si sbagliava di grosso. E a testimoniarlo c'è un recente sondaggio svolto da Demos per La Repubblica, a proposito del seguito delle varie discipline sportive nel nostro Paese. Che evidenzia come il numero dei "tifosi" dei differenti sport cambi nel tempo a seconda del livello di passione che i campioni nazionali sanno suscitare nel pubblico.

E se non stupisce affatto lo strapotere del calcio come sport nazionale (è seguito dal 53% della popolazione), colpisce moltissimo il calo del tifo per il motociclismo. Infatti il mondo delle due ruote è quello che ha perso più appassionati rispetto al 2016, anno nel quale Demos fece un sondaggio analogo. Se infatti otto anni fa il 35% degli italiani si dichiarava appassionato di motociclismo, oggi questa percentuale scende drammaticamente al 29. Tanto per citare uno sport rivale e affine, la Formula 1 gode di un certo seguito nel 38% della popolazione, in forte aumento rispetto al 2016.

LE DUE RUOTE NON SCALDANO GLI ANIMI

Come evidenzia il sondaggista Ilvo Diamanti nel suo articolo, è la capacità degli sportivi ad alimentare passioni ed appartenenze. Ma se la Ferrari ci è riuscita, non possiamo dire che Ducati abbia sortito lo stesso effetto. Nel nostro campo, è chiaro che dopo l'addio alle scene da parte di Valentino Rossi, l'intero movimento ne abbia risentito. Eppure non mancano i protagonisti né le vittorie (vedi Pecco Bagnaia). Eppure il seguito cala.

Nel tennis, come evidenzia il sondaggio, le vittorie degli sportivi italiani hanno invece trainato l'interesse verso la disciplina, passato dal 21 al 39%. Qualcuno dirà che, almeno relativamente a quest'ultimo esempio, si tratta di una moda passeggera. Ma un sondaggio rappresenta comunque la fotografia di un momento. e adesso, oggettivamente, il motociclismo agonistico non gode di una popolarità eccessiva e non riesce a scaldare le folle come un tempo.