La scelta della moto più bella in una fiera in cui tutti puntano allo stile più che alle performance è difficile; tra quella più “pulita” nella realizzazione, quella più estrema o quella più appariscente bisogna per forza sbilanciarsi su ciò che piace a noi stessi. Noi di Dueruote avendo avuto la possibilità di scegliere una delle vincitrici abbiamo optato su quello che più ci si addice, il fuoristrada (come dimostra il nostro stand). E in una fiera di questo tipo è difficile trovare qualcosa di adatto ma un esemplare c’era: la Yamaha Ténéré di Stefano Valla, ex presidente del Moto Club Ténéré Italia presente con il suo stand all’interno dello stand Yamaha.

Bella e vissuta

Questa Ténéré 750 (una prima serie 1989) non spicca per le sue carene sgargianti o per una rivoluzione estetica, bensì a prima vista sembra quasi una moto di serie. Proprio per questo cade l’occhio, oggi è difficile vedere una moto con 35 anni di età quest’anno mantenuta in queste condizioni e conoscendone la storia si scopre ancora di più, di fatti ha visto ben poco il garage in tutta la sua vita.

Unico proprietario, Gianluca Valla padre di Stefano, negli anni prende parte a gare amatoriali ma decisamente impegnative. Quando il testimone passa al figlio le cose non cambiano, tanto che la Ténéré prende parte a competizioni come la HAT e lo Swank Rally; perciò, di fuoristrada ne ha fatto parecchio.

Ma noi tutto questo non lo sapevamo quando l’abbiamo scelta e la sua storia si è aggiunta a ciò che già presentava la Ténéré. Innanzitutto, la preparazione che già per quanto riguarda la ciclistica pareva essere pronta a correre, un paramotore maggiorato in stile anni ’90 e un serbatoio saldato e diviso in due, pensato per bilanciare i pesi. Parlando con Stefano è venuto fuori che anche il motore non fosse l’originale; questo è stato completamente rifatto dal cilindro all’albero a camme, valvole e persino il cambio non era originale. Ad oggi la moto ha guadagnato un buon 30% di potenza, bancata ha 98 cv, davvero impressionante.

E perché bella? Beh, le carene e in generale la parte tecnica in vista sono quasi perfette, sembra una moto uscita appena da un restauro con qualche piccola modifica e non ci si aspetta tutto ciò che presenta. Oggi viene utilizzata principalmente per manifestazioni organizzate dal Club o per qualche giro e perciò la forcella è tornata ad essere di serie, ma bisogna comunque complimentarsi con Stefano per l’ottimo lavoro svolto su una moto di quest’età.