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Mercato moto: chi sale e chi scende nel 2023

Marco Gentili
di Marco Gentili il 10/01/2024 in Attualità
Mercato moto: chi sale e chi scende nel 2023
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L'analisi dei numeri aggregati e del market share dei costruttori moto: Honda domina, gran balzo in avanti di Yamaha. Riscossa per Kawasaki e Triumph, boom di Royal Enfield e Voge. Non tutti però possono sorridere: c'è anche chi, in un anno di grazia per il mercato, perde quota

Il mercato moto, come abbiamo scritto qui rendendo conto dei dati ANCMA relativi al 2023, continua a crescere. Si tratta di una tendenza ormai consolidata, che vede il venduto moto e scooter in risalita costante dall'annus horribilis 2013: fatta eccezione per il 2020 (anno che, nonostante il Covid, aveva tenuto botta), i numeri di fine anno hanno sempre registrato il segno più. E nel 2023 appena concluso hanno superato la soglia psicologica delle 300mila immatricolazioni, registrando numeri che non vedevamo dal 2010. Certo, se si analizza la serie storica del mercato, i fasti del 2000 (con oltre mezzo milione di pezzi) sembrano irraggiungibili. Ma la tendenza è chiara. E tutti gli indicatori fanno prevedere un 2024 con numeri in ulteriore crescita.

 

IL MIX DI MERCATO

 Prosegue - ed è un ottimo segnale per tutto il settore - la crescita delle moto, che segnano +14,88% e 145.405 mezzi immatricolati. A livello di cilindrata, il 2023 delle moto premia il segmento 751-1000 cc (38.272 immatricolazioni, +40,7%), seguito dalle 501-750 cc (30.848 e +29,3%) e dalle 251-500 cc (28.850, stabili sul '22). Crescono anche le over 1000 cc (26.969 e +8,5%), mentre perdono terreno le piccole cilindrate: le moto fino a 250 cc totalizzano 20.102 pezzi. 

 

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DOVE SI VENDONO PIU'MOTO

La Lombardia si conferma la regione-chiave del mercato italiano: qui (30.489 pezzi) viene venduta una moto su 5. Molto bene anche il Piemonte (12-962) e l'Emilia-Romagna (12.872). Ai piedi del podio (che da solo vale un terzo del mercato moto italiano) troviamo quindi Sicilia (12.188) e Lazio (12.159). Seguono poi Toscana (10.967), Campania (9.851), Puglia (7.032) e via via tutte le altre. 

 

COSTRUTTORI MOTO: CHI CRESCE DI PIU'

Andiamo a vedere - grazie ai dati di Dueruote Professional - quali sono i dati aggregati dei costruttori moto, sia per numeri assoluti sia per quota di mercato. In questa tabella riepilogativa abbiamo raccolto i costruttori con market share significativo e messo a confronto questi dati per il triennio 2021-2023.

Mercato moto: chi sale e chi scende nel 2023

Con 17.368 pezzi immatricolati nel 2023, Honda quasi raddoppia il venduto anno su anno e diventa la prima Casa per quote di mercato, seguita da Yamaha e BMW, che è stabile nel numero di moto vendute ma perde quote. In un mercato dove tutti (o quasi) crescono, colpiscono i picchi positivi di Yamaha (+2.778 moto anno su anno), Royal Enfield (+2.100), Kawasaki (+1.726) e Voge (1.680).

Il calo, laddove si registra, colpisce quei costruttori che hanno sofferto carenze di prodotto, come Benelli (-1.254) o Keeway. BMW e Ducati, rispettivamente con una leggera crescita e un leggero calo nei numeri del venduto, si confermano grosso modo sui valori del 2022, sebbene perdano quote di mercato.

Per completezza di informazione, diamo anche conto della situazione dei brand noti che non sono rientrati in questa tabella: Harley-Davidson nel 2023 ha immatricolato 3.329 moto (+92 anno su anno) e market share del 2,2%, mentre Moto Morini chiude l'anno in crescita, a 3.085 pezzi e quota di mercato del 2,04% (moltissimo, se si pensa alla gamma molto limitata della Casa italiana). E sempre in tema di marchi italiani, MV Agusta chiude il 2022 a 376 immatricolazioni (quota mercato dello 0,25%).

 

I "NUOVI COSTRUTTORI" SEMPRE PIU' FORTI

Analizzando le quote di mercato, colpisce la importantissima quota di mercato rivestita nel nostro Paese dai "nuovi costruttori" cinesi o indiani: il totale di Benelli, Voge, CFMoto, Royal Enfield e compagnia bella equivale al 23% dei venduto complessivo (nel 2022 tale quota era del 21,4%). Un segnale evidente, che spesso abbiamo evidenziato nei nostri articoli: quasi un consumatore su quattro cerca non tanto una moto low cost, ma quella col giusto rapporto tra qualità e prezzo.

Il motociclista oggi (o meglio, una quota sempre più significativa di motociclisti, magari di ritorno e meno specializzati che in passato) bada alla sostanza. Ed è sempre meno legato al brand: premia il singolo modello, non l'appartenenza alla Casa. 

 

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