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Sicurezza stradale, il report-choc condanna l'inciviltà degli automobilisti

Marco Gentili
di Marco Gentili il 21/11/2023 in Attualità
Sicurezza stradale, il report-choc condanna l'inciviltà degli automobilisti
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La ricerca promossa da Anas mette in evidenza la maleducazione stradale degli italiani al volante: il 10% gira video col cellulare, la metà non usa le frecce. E a farne le spese sono (anche) gli utenti deboli della strada

Partiamo dai dati: il 10% degli italiani al volante gira un video con lo smartphone. Tra i comportamenti errati più diffusi degli italiani alla guida, sia pure con un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno, spicca il mancato utilizzo degli indicatori di segnalazione cambio corsia sia per la manovra di sorpasso (50,9%) sia per la manovra di rientro (50,7%) sia per l'entrata da rampa (32,9%). E su un totale di oltre 102 mila veicoli al giorno osservati lungo tre direttrici stradali in gestione ad Anas, nel 38,5% dei casi la distanza di sicurezza non è stata rispettata.

In questo quadro di indisciplina diffusa, il voto che gli italiani danno a se stessi come guidatori è quasi 9, mentre il giudizio che hanno degli altri guidatori su strada è negativo e si attesta su una media di 5.4, quindi ben sotto la sufficienza.

Un quadro impietoso e purtroppo realistico di quello che succede oggi sulle nostre strade, quello presentato oggi al convegno "Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime", organizzato da Anas, Piarc (Associazione mondiale della strada) e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.

 

SALVINI: "IL CODICE DELLA STRADA NON E' LA SOLA RISPOSTA"

In questo quadro, il problema non è tanto il quadro normativo, quanto una necessità di migliorare il livello (ormai sottoterra) dell'educazione stradale. "Spero che entro l'anno il codice della strada venga approvato da almeno un ramo del parlamento - ha detto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini - nel nuovo codice ho chiesto ai tecini che ci hanno lavorato non tanto di inasprire le sanzioni, quanto di far si che esse diventino facilmente applicabili e certe". Salvini ha messo l'accento sulla necessità dell'educazione stradale ("da fare nelle scuole, dovrebbe dare crediti formativi agli studenti in vista della patente", ha detto) e posto in evidenza alcune criticità. In primo luogo quella della patente a punti: "Ha avuto un effetto dissuasorio all'inizio, oggi ha esaurito in parte i suoi effetti", ha detto.

 

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