Si può farlo risalire ancora prima, l’inizio della storia di MV Agusta. Addirittura al 1907, quando il conte Giovanni Agusta, aristocratico siciliano, aveva fondato la Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta. Il primo stabilimento nacque a Palermo, città d’origine del conte, altri due furono impiantati a Tripoli e Bengasi, in Libia, e solo nel ’23 sorse quello di Cascina Costa, in provincia di Varese. La produzione, come il nome lascia ben intendere, era dedicata al settore degli aeromobili, in particolare alla manutenzione di velivoli militari FIAT, Savoia Marchetti, Caproni e Breda.

Nel ’27 il conte Agusta morì e lasciò la direzione dell’azienda al primogenito Domenico. L’attività proseguì sino al ’43, quando l’evoluzione del conflitto mondiale lasciò intendere che di lì a breve la manutenzione e la produzione di aeroplani da guerra non avrebbe avuto vita lunga. L’occhio lungimirante di Domenico Agusta pensò quindi di convertire gli stabilimenti alla costruzione di veicoli terrestri. Tuttavia, non automobili: molti italiani non erano nelle condizioni economiche di avere nemmeno una vita dignitosa, un’automobile era un bene che in pochi si sarebbero potuti permettere.

Ben più popolare sarebbe stato un motociclo, e in questa direzione Agusta e i suoi collaboratori si mossero, nella speranza di ottenere un soddisfacente riscontro commerciale. Nell’agosto del 1943 il nuovo motore era pronto. Agusta aveva lavorato per ottenere un propulsore prima di tutto economico e affidabile: un monocilindrico a due tempi da 98 cc a due velocità, frizione e cambio in blocco con lubrificazione a grasso. Una soluzione estremamente semplice, facile da produrre e, si sperava, efficace.

Nel settembre di quell’anno, tuttavia, lo stabilimento di Agusta venne occupato dall’esercito tedesco. Fortunatamente i disegni e i primi esemplari del “98” erano stati nascosti giusto qualche giorno prima tra soffitte e cantine delle abitazioni dei tecnici e degli ingegneri più fidati. Il “98” la scampò dopo qualche mese di reclusione negli scantinati e l’anno seguente la produzione poté ripartire.

Fu allora che vide la luce la prima MV, acronimo di Meccanica Verghera, fondata ufficialmente il 19 gennaio 1945 con un nuovo nome che includeva quello del quartiere di Cascina Costa di Samarate dove l’azienda sorgeva. Si chiamava proprio MV 98, e fu l’inizio di una storia di successo.

Di qui scaturirono le vicende che portarono nel giro di qualche tempo alla nascita della leggenda MV Agusta, fatta di moto vincenti sui campi di gara e di una produzione che dopo alti e bassi, oggi, 80 anni più tardi, può essere considerata alla stregua di opere d’arte contemporanee.