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Addio a Emilio Ostorero, pioniere del motocross

Stefano Dami il 23/07/2023 in Attualità
Addio a Emilio Ostorero, pioniere del motocross
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L'ex pilota italiano, scomparso a 88 anni, deteneva ancora il record di titoli nazionali conquistati. Il ricordo di Stefano Dami

Venerdì 20 Luglio ci ha lasciato all'età di 88 anni Emilio Ostorero. Nato il 23 Novembre 1934 ad Avigliana in provincia di Torino, Emilio è stato un grandissimo pioniere per il motocross Italiano

Piemontese doc, conosciutissimo nelle mie zone anche se sono nato un pò troppo tardi per poterlo vedere gareggiare, ha iniziato a correre nel 1952 e quando decise di ritirarsi dalle gare nel 1976 aveva collezionato la bellezza di ben 16 titoli Italiani, il pilota di gran lunga più titolato a livello nazionale. Ma nel 1960 spicca la vittoria nella gara del campionato europeo 250 svoltasi proprio nella sua città natia Avigliana, battendo campioni del calibro di Jeff Smith e Torsten Hallman.

Nel 1971 è stato anche nominato dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat Cavaliere, ed a questa onorificenza fece seguito nel 1984 quella di commendatore della Repubblica.

Dopo il ritiro fu commissario tecnico della nazionale di Motocross per 12 anni, ed anche successivamente fu una presenza fissa e costante a tutte le manifestazioni più importanti, come ospite d'onore. Tutti gli appassionati di Motocross hanno sempre voluto bene a questo campione genuino, semplice, cordiale. 

 

IL RICORDO DI STEFANO DAMI

Io l'ho visto l'ultima volta lo scorso settembre a Maggiora, in occasione della Vintage Motocross Cup. Come sempre negli ultimi anni, fece un giro d'onore a bordo del pick up dell'organizzazione per prendersi gli applausi che il suo pubblico gli ha sempre riservato.

Io sono cresciuto con un aneddoto in particolare, raccontato da Diego Portavariolo (ora team manager proprio del Maggiora Park) per cui ho corso molti anni. Mi raccontava spesso quando si parlava di leggende del motocross che una volta Emilio dopo una caduta si era in parte staccato una falange del dito di una mano, forse finita tra catena e corona nella caduta..siccome così penzolante gli dava fastidio, fece che staccarsela del tutto a morsi per poter terminare la gara..perchè i piloti di quegli anni erano uomini duri, non come noi fighettini...

Leggenda o no? Mai nessuno me lo ha smentito..e comunque quando l'ho incontrato ho istintivamente guardato le sue mani ed effettivamente una falange gli mancava!

Il motocross piange una delle sue figure più importanti, di quelli che hanno entusiasmato gli anni d'oro di questo sport, quando l'mx era davvero popolare al grande pubblico.

Ciao Emilio, fai buon viaggio.

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