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Brembo trasferisce la sede legale in Olanda

Redazione
dalla Redazione il 23/06/2023 in Attualità
Brembo trasferisce la sede legale in Olanda
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La multinazionale italiana però manterrà attività e sede fiscale in Italia

Brembo diventa una socità di diritto olandese: la multinazionale italiana specializzata in sistemi frenanti infatti trasferirà la sua sede legale ad Amsterdam e diventerà una NV (ossia una società a responsabilità limitata). 

"L’operazione - si legge in una nota della società - consente a Brembo di rafforzare la propria vocazione internazionale e di avvalersi di una solida base per un ulteriore sviluppo su scala globale, preservando al contempo la propria identità italiana e la storica presenza in Italia. L’obiettivo è assicurare che Brembo continui a crescere e mantenga il proprio ruolo di leadership nel mercato della componentistica del settore automotive a livello globale. Il trasferimento della sede legale nei Paesi Bassi ha pertanto lo scopo di supportare questa strategia, creando le condizioni idonee per la crescita futura di Brembo, anche per linee esterne, a vantaggio dei suoi azionisti e stakeholder. Grazie a questa operazione, Brembo beneficerà di un ordinamento giuridico in grado di valorizzare la dimensione globale del business raggiunta dal Gruppo".

Il presidente esecutivo della società Matteo Tiraboschi afferma che "’operazione non incide invece sul business, l’identità, la cultura e la presenza di Brembo in Italia e nelle aree del mondo dove operiamo. Brembo manterrà la propria sede fiscale in Italia. Tutte le sedi produttive e commerciali opereranno in continuità. Per l’organizzazione, le persone e la gestione dell’azienda nulla cambierà e resteremo quotati alla Borsa Italiana. L’Italia in particolare è, e sarà anche in futuro, la priorità strategica per Brembo”.

Tale decisione - perfettamente lecita e prevista dal principio europeo della libera circolazione di merci e capitali nel territorio della UE - è stata messa in atto in passato dalla quasi totalità dei big italiani dell'industria e si spiega sostanzialmente per due ragioni: i risparmi garantiti da una burocrazia molto snella come quella prevista dal diritto olandese, e la tassazione decisamente flat sulle plusvalenze societarie

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