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Tra matrimonio e MotoGP: Bagnaia si racconta a "Che tempo che fa"

Carlo Pettinato il 16/01/2023 in Attualità
Tra matrimonio e MotoGP: Bagnaia si racconta a "Che tempo che fa"
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Il campione del mondo intervistato da Fabio Fazio. Dal matrimonio all’importanza della figura di Valentino, dalle minimoto al numero (ancora da scegliere) per la stagione 2023

26 anni appena compiuti, due titoli mondiali in tasca, dei quali il più recente guadagnato la scorsa stagione nel campionato motociclistico più importante al mondo.

“Per il mio compleanno ho festeggiato due giorni di fila, prima con una bella cena a sorpresa con tutti gli altri piloti dell’Academy organizzata dalla mia fidanzata, il giorno dopo mi sono ritrovato con i miei amici storici”.

Esordisce così Francesco Bagnaia a "Che tempo che fa", trasmissione in cui è stato ospite. La stagione MotoGP è in partenza il 10 febbraio, con i primi test ufficiali a Sepang, ma Pecco viene prima di tutto interpellato su questioni sentimentali e sui programmi per il matrimonio. “Io e Domizia ci sposeremo, il 24 dicembre le ho fatto la proposta. Ancora non abbiamo deciso quando, è un po’ complicato trovare il momento giusto. Luglio durante la pausa estiva dal campionato è troppo vicino, e poi si sposa già Luca Marini quindi non si può fare, sarebbe meglio alla fine stagione ma sposarsi a dicembre non è il massimo. In ogni caso il corso prematrimoniale dura un anno, abbiamo ancora un po’ di tempo per pensarci…”

 

LE CORSE E IL RUOLO DI VALENTINO

Si passa poi a parlare di corse, di come sia andata la stagione che lo ha visto incoronato campione della MotoGP e, immancabilmente, dell’importanza della figura di Valentino. “La stagione 2021 era terminata alla grande, mentre la 2022 non è partita proprio benissimo. Ci abbiamo messo un po’ più del previsto a trovare il bilanciamento ottimale della moto, poi ci ho messo anche del mio con qualche errore e a metà campionato ero sotto di 91 punti. Poi è andata bene, volte mi ripeto che sono il più forte al mondo in moto, questo mi emoziona molto. È una promessa che avevo fatto a Ducati quando firmammo il contratto, che avremmo vinto assieme.” È andata in effetti molto bene, dopo 13 anni (Valentino Rossi, 2009) abbiamo di nuovo un campione MotoGP italiano.

E proprio da Valentino, nel giorno del suo primo podio in auto alla 24H di Dubai con la BMW GT3, arriva un video messaggio registrato appositamente per la trasmissione “Pecco è il nostro, della Academy, primo campione MotoGP, quest’anno ci ha proprio fatto divertire, un abbraccio!”

Tra matrimonio e MotoGP: Bagnaia si racconta a "Che tempo che fa"

Francesco allora si concentra sull’importanza della presenza di Rossi nella sua vita sportiva “Ho chiesto a Valentino di seguirmi come coach, so che per lui è difficile conciliare tutto, ora corre in auto e ha una bimba piccola, per questo è difficile vederlo alle gare, ma ci siamo sempre sentiti per telefono. Lui ha la massima esperienza possibile, mi dà consigli su tutto, anche sulla guida della moto in sé. 

Lui era il mio idolo quando ero ragazzino, lo era per tutta la famiglia, oggi mi insegna tante cose, a stare calmo, a cercare di godere di ogni momento, mi ha insegnato a festeggiare quando è il momento di festeggiare. Secondo me le sue doti migliori, quelle che lo hanno caratterizzato di più, sono la sua tranquillità e la modestia.”

 

DALLA PRIMA MOTO AL NUMERO 1

Francesco passa poi a raccontare di come si sia avvicinato al mondo del motociclismo, sin da piccolissimo, una passione che era già in famiglia “Mio papà e mio zio correvano in moto a livello amatoriale. La mia prima moto però me la comprò mio nonno materno, l’aveva costruita da lui ed era una moto a tre ruote, io ero molto piccolo. A 5 anni poi mi venne regalata una minimoto da cross con cui correvo nel giardino di mio nonno, povero giardino. Con questa minicross però cercavo di mettere il ginocchio a terra, per cui capirono che ero più portato per la velocità.” 

Sul numero per la nuova stagione “Non ho ancora deciso quale mettere sulla carena, se il 63 o l’1, mi dispiacerebbe un po’ lasciare il 63 perché di numeri ne ho già cambiati tanti nella mia carriera, ma l’1 non lo possono scegliere tutti. Martedì avremo il photo shooting ufficiale della squadra, porterò con me entrambi gli adesivi e sul momento deciderò quale attaccare alla moto, sceglierò in base a come mi sentirò lì per lì.”

Prima del termine dell’intervento entra in studio la moto, quella del Mondiale “Questa è proprio quella che ha vinto, vorrei portarmela a casa…” A quel punto s’intromette scherzosamente Domizia, la fidanzata “Non so dove la pensi di metterla perché dove stiamo ora non c’è spazio, alla peggio la terrà a letto al posto mio”.

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