Cinque milioni bruciati in mezz'ora. No, non si tratta della spesa compulsiva di un emiro capriccioso, ma della velocità con la quale sono stati esauriti i fondi messi a disposizione dal Governo (attraverso il Mise) per l'acquisto di moto e scooter endotermici Euro5 a fronte di una rottamazione contestuale di un veicolo Euro3 o precedente.

In buona parte si è quindi ripetuta l'esperienza dell'anno scorso, quando i 10 milioni disponibili per la stessa tipologia di acquisto venne esaurita in meno di 2 ore.

A differenza dell'aprile 2022, però, stavolta gli incentivi non si sono praticamente visti: di fatto erano già stati in gran parte consumati nei primi giorni dell'anno, visto che oggi è stato il giorno in cui i concessionari hanno potuto inserire sulla piattaforma informatica le prenotazioni per quegli stessi incentivi che erano validi dal 2 gennaio scorso.

INCENTIVI SENZA SENSO

La vera domanda da porsi, e che abbiamo più volte sollevato negli scorsi mesi, è: ha senso dare una mancetta di 5 milioni per sostenere un mercato in salute come quello delle due ruote ad alimentazione endotermica? La risposta che qualunque essere umano sano di mente darebbe è "no". A ben vedere, a fronte di una media di circa 2.500 euro a incentivo, si riescono a sodisfare non più di 2mila motociclisti. Una miseria che ha come unico effetto quello di ravvivare i numeri di un mese solitamente morto come gennaio. "Se si volesse davvero incentivare la sostituzione del parco circolante italiano (che coi suoi 16 anni di vita è uno dei più vecchi d'Europa) servirebbero cifre ben più consistenti.

Piuttosto, come continua a chiedere a gran voce ANCMA, meglio destinare questi fondi sull'elettrico, le cui performance in termini di vendita dipendono in gran parte dal sostegno statale. Ma il Ministero dei Trasporti, per una posizione puramente politica, ha preferito lasciare un mini sostegno agli endotermici.