Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Attualità

Come abbassare la sella e l’altezza della moto

Carlo Pettinato il 29/12/2022 in Attualità
Come abbassare la sella e l’altezza della moto
Chiudi

Ecco come intervenire sull’altezza sella e sulle sospensioni per diminuire l’altezza da terra complessiva

Quando s’impara ad andare in moto di rado si pensa ad una fase della guida in realtà cruciale: stare fermi. Sembrerà sciocco, ma riuscire a star fermi in sicurezza è fondamentale tanto quanto tutti gli altri momenti. D’altro canto, quando saliamo in moto siamo fermi, quando ci fermiamo, per definizione, siamo fermi. È quindi l’inizio e la fine di tutto, e per questo d’importanza centrale. 

La soluzione è tutto sommato semplice, ma per nulla scontata. Per stare fermi in sicurezza bisogna toccare bene con i piedi a terra. Non è ricorrente l’immagine del neofita che si ferma, non trova l’appoggio del piede e si accascia inesorabilmente? Provate ad insegnare ad un debuttante a guidare una moto da enduro con la sella a 900 mm da terra e capirete di cosa parliamo.

Per toccare bene a terra ci sono due possibilità: madre natura, la quale ci può graziare con un paio di gambe lunghe, oppure una moto bassa. E se sulla prima c’è poco margine di manovra, sulla seconda si può certamente lavorare. Questa guida è rivolta a tutti coloro che per qualsiasi ragione sentano il bisogno di abbassare l’altezza sella della propria moto; vediamo quindi quali sono i modi più rapidi per farlo senza doversi arrendere e privare della moto dei propri sogni.

 

L’ALTEZZA SELLA REGOLABILE

Partiamo considerando un primo elemento: nelle moto moderne, spesso la sella è regolabile nella sua altezza. Di solito, le moto con sella regolabile offrono di serie due posizioni, solitamente in un range di circa 20 millimetri l’una dall’altra; potranno sembrare pochi, ma vi assicuriamo che fanno la differenza. Si può passare dal toccare a stento con le punte dei piedi all’appoggiare buona parte della pianta.

Non dovessero bastare le regolazioni standard, ecco che molte case offrono come accessorio selle ulteriormente ribassate, o anche rialzate. Con questa soluzione dovrebbe essere accontentata la stragrande maggioranza del pubblico.

Come abbassare la sella e l’altezza della moto

DIMINUIRE L’ALTEZZA SELLA ARTIGIANALMENTE

Nel caso la nostra sia una moto datata o con poca disponibilità di accessori come quelli appena visti, si può intervenire in maniera artigianale senza particolari difficoltà e soprattutto in maniera reversibile. Per abbassare una sella è sufficiente rivolgersi ad un tappezziere, ad esempio a chi è solito lavorare con i sedili delle auto, ma in generale non è affatto un lavoro complicato. Ciò che si va a fare è semplicemente rimuovere la copertina della sella e asportare una parte dell’imbottitura per ridurre l’altezza del piano su cui poggiamo il sedere.

È chiaro che, per poter agire in questa direzione, la sella in origine deve disporre di un certo spessore minimo, altrimenti non c’è nulla ‘da scavare’. Così facendo c’è una piccola parte di rischio di inficiare il comfort, ma, ancora una volta, se c’è un buono spessore di partenza si può andare a scavare senza incappare in problemi di questo tipo. Dicevamo reversibile: per riportarla all’altezza standard sarà sufficiente aggiungere uno strato di spugna.

Altro elemento da tenere in considerazione, spesso tralasciato, è la larghezza della sella. Sì, perché non è solo l’altezza a impedirci di toccare bene a terra. È semplice comprenderlo: la larghezza ci obbliga a tenere le gambe, appunto, larghe e anche questo porta via centimetri utili. Quindi, nel caso si opti per far intervenire un tappezziere, nel caso non ci sia molto spessore disponibile, si può provare anche la via della sciancratura, per così dire, cioè la riduzione della larghezza nella zona centrale. 

Come abbassare la sella e l’altezza della moto

ABBASSARE LE SOSPENSIONI DELLA MOTO

Terminate le possibili operazioni sulla sella, si può passare alle sospensioni. Anche qui, c’è parecchio margine di manovra. La prima operazione è quella di diminuire il precarico, in particolar modo quello del mono ammortizzatore. Diminuendo il precarico altro non si fa che diminuire la compressione della molla. Una molla meno compressa in partenza è una molla più ‘morbida’, una molla più morbida è una molla che si comprime maggiormente quando saliamo in sella. Per allentare il precarico, che è regolabile nel 99% dei casi, sarà sufficiente svitare di qualche giro la ghiera di regolazione posta sul corpo centrale dell’ammortizzatore. Variare le regolazioni delle sospensioni naturalmente influisce anche sul comportamento della moto ma, operando per piccoli step, è possibile trovare il proprio set up ideale senza stravolgere o influire negativamente sulla dinamica del veicolo.

All’anteriore ciò che si può fare è sfilare verso l’alto i foderi della forcella, o gli steli se parliamo di un’unità tradizionale. Anche qui consigliamo di procedere per piccoli passi, mezzo centimetro per volta è più che sufficiente. In questo caso l’operazione è leggermente più complessa, ma nulla che non si riesca a fare in mezz’ora di garage, con un minimo di manualità e gli attrezzi giusti. Bisognerà alzare la moto sul cavalletto anteriore, o sul cavalletto centrale se parliamo di una moto da fuoristrada, smontare la ruota anteriore, allentare le viti delle piastre e far scorrere verso l’alto le due parti della forcella, naturalmente in misura identica. Poi, rimontare il tutto seguendo il procedimento inverso.

Altro stratagemma, ma non applicabile ovunque, è la modifica delle biellette dei leveraggi e l’applicazione di biellette specifiche per abbassare la moto: in questo caso per alcune moto sono disponibili come accessorio aftermarket, ma non per tutte. 

Altro sistema ancora, raramente applicabile, è la disponibilità di diversi punti di attacco del mono, predisposti appunto per variare l’altezza del piano sella. In questo caso è una predisposizione che deve essere prevista a monte dal costruttore.

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV