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Forcella che perde olio: come risolvere il problema?

Carlo Pettinato il 14/12/2022 in Manutenzione
Forcella che perde olio: come risolvere il problema?
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Parte della manutenzione della propria moto passa anche per la verifica di trafilaggi d’olio dai foderi della forcella. Ecco qualche suggerimento su come comportarsi e come riparare

Lubrificante alla catena, un’occhiata alla tensione della stessa, pressione delle gomme e via. Quanti prima di un’uscita in moto seguono questo copione? Certamente parecchi, e in effetti non c’è nulla di male. È il minimo della cura ordinaria da riservare alla propria moto, d’altro canto per queste verifiche bastano pochissimi minuti.

La vera manutenzione, però, è un’altra cosa, e un elemento a volte trascurato da chi usa la moto su strada è la forcella. Finché lavora a modo nessun problema, penserà qualcuno, ma c’è un passaggio anche questo immediato che può darci un’idea sulle condizioni della stessa. In quanti passano un dito sullo stelo, in prossimità del paraolio, per verificare che non ci sia un trafilaggio? Pochi secondi, che ogni tanto val la pena investire. Se si usa la moto in condizioni ottimali, ecco perché poco fa scrivevamo “su strada”, 99 volte su 100 non si rileverà alcun problema. Arriverà però la volta in cui ci accorgeremo che lo stelo è umido, bagnato d’olio, e sarà una cosa in più di cui occuparsi, senza preoccuparsi. Un trafilaggio non è solitamente un problema grave, ma va comunque risolto intervenendo con la sostituzione di alcune semplici componenti.

 

PARAOLIO E PARAPOLVERE: A COSA SERVONO

Le funzioni di queste due componenti sono estremamente semplici e comprensibili solamente ragionando sul nome. Innanzi tutti, entrambe sono posizionate nella parte terminale del fodero, dove si ‘innesta’ lo stelo. Ilparaolio è la tenuta posizionata più all’interno, che permette lo scorrimento dello stelo ma impedisce all’olio presente nel fodero di fuoriuscire, almeno finché è sano. Il parapolvere è invece posizionato all’esterno e serve niente altro che a proteggere il paraolio dall’ingresso di sporcizia, prolungandone la vita.

 

Forcella che perde olio: come risolvere il problema?

TRAFILAGGIO D’OLIO, COME RISOLVERLO

Un lieve trafilaggio d’olio è segno che il paraolio sta per cedere; se invece il trafilaggio è copioso significa che probabilmente ha già ceduto del tutto. Nel primo caso nessun pericolo, nel secondo c’è da stare più attenti. 

Va fatta subito una distinzione tra moto con forcella a steli rovesciati e moto con forcella tradizionale (con i foderi in basso e gli steli in alto). Nella moto con forcella rovesciata rilevare una perdita d’olio è più immediato dato che questo, se si è fatto strada oltre il paraolio e il parapolvere, avrà poi vita facile grazie alla forza di gravità che lo farà scorrere lungo tutto lo stelo. Nel caso di una forcella tradizionale vale chiaramente il discorso opposto: il fodero in basso aiuta a tenere l’olio ‘dove dovrebbe stare’, ma non è per questo una garanzia a vita. 

Come anticipato, in caso di trafilaggio limitato non c’è da preoccuparsi; anche se con forcella rovesciata la moto può essere tranquillamente guidata, ma va messa in conto una visita dal proprio meccanico di riferimento al più presto o, ancora meglio, da uno specialista che si occupi di sospensioni. 

In caso di una vera e propria perdita la questione è più seria. Il danno è limitato in una moto con forcella tradizionale, ma su una moto con steli rovesciati c’è un alto rischio che l’olio coli fino a sporcare la pinza del freno e il disco. Su una moto con disco singolo il rischio c’è solo se ha ceduto il paraolio di sinistra, su una moto con doppio disco accadrà in ogni caso. È chiaro che un impianto frenante intriso d’olio non è il massimo, per usare un eufemismo. In questi casi va fatta una seria valutazione se sia il caso di guidare la moto o se sia meglio trasportarla con un furgone o con un carrello: la manutenzione non può essere rimandata.

Parlando della manutenzione in sé, è un’operazione che è consigliabile demandare, come anticipato, ad un professionista. Se non si possiede una buona manualità, confidenza con gli attrezzi o se magari non si dispone di tutti gli strumenti necessari, è meglio evitare di smontare la forcella in casa per poi non essere più in grado di riassemblarla o, ancora peggio, fare un lavoro in maniera approssimativa. Consiglio, questo, che vale naturalmente per qualsiasi operazione, non solo per la manutenzione della forcella.

Forcella che perde olio: come risolvere il problema?

Quello che di fatto si va a fare è ‘aprire’ la forcella, estraendo la molla e la cartuccia idraulica e separando fodero e stelo, notare che non tutte le forcelle sono uguali, alcune sono più sofisticate e altre meno, e che non sempre andrà seguita la stessa identica procedura. Si andrà poi a buttare l’olio vecchio e a sostituirlo con olio nuovo; si rimonta poi il tutto con nuovi paraoli e parapolvere.

Teniamo in considerazione il fatto che se un paraolio ha ceduto, l’altro non se la passerà molto meglio, i km e l’età con tutta probabilità sono i medesimi. Quando decidiamo quindi di procedere con la revisione della forcella facciamolo per intero. Non avrebbe senso sostituire un solo paraolio per ritrovarsi poi con il problema sull’altro lato magari dopo poche settimane o poche centinaia di chilometri.

 

REVISIONE DELLA FORCELLA: OGNI QUANTO?

Se parliamo di moto da strada, l’incidenza di agenti esterni come polvere e sporco generico è solitamente abbastanza limitata. È possibile quindi percorrere decine di migliaia di chilometri prima che si verifichi un trafilaggio o una perdita. Una revisione, con un cambio dell’olio e delle componenti più usurate, è comunque consigliabile ogni 20.000 km all’incirca, soprattutto se la forcella in questione è particolarmente raffinata e sensibile alle regolazioni. Più che per il decadimento dell'olio in sé, per i residui che si creano in seguito all'usura delle componenti di scorrimento interne, che rischiano di ostruire parzialmente i passaggi dell'olio. Non è un capriccio, ma manutenzione essenziale per mantenere una forcella in ottima salute e permetterle di lavorare come da nuova, se non meglio, nel caso decidiamo di affidarla alle cure di qualche specialista rinomato.

Le moto da fuoristrada seguono invece una logica abbastanza diversa; qui la manutenzione va ad ore più che a migliaia di km. Sono soggette molto più frequentemente a trafilaggi o perdite d’olio perché impiegate costantemente in condizioni di polvere o fango che alla lunga penetrano all’interno del parapolvere, si insinuano nel paraolio e ne compromettono la tenuta. In caso di trafilaggio leggero esistono tuttavia semplici strumenti in plastica da applicare allo stelo, che aiutano a rimuovere la sporcizia penetrata all’interno del parapolvere e che ha dato il via alla perdita. In molti casi, rimuovendo lo sporco con questo sistema si riesce a ‘salvare’ il paraolio e a rinviare la sostituzione dello stesso.

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