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Sentire i punti di contatto (per guidare) la moto

Stefano  Borzacchiello
Stefano Borzacchiello il 24/10/2022 in Attualità
Sentire i punti di contatto (per guidare) la moto
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Sentire le mani che stringono che il manubrio, le gambe che cingono il serbatoio, il contatto dei piedi sulle pedane... Imparare a percepire le sensazioni che ci arrivano durante la guida può essere un modo per gustarsi di più il viaggio o semplicemente per vivere con più consapevolezza il casa ufficio di tutti i giorni

Quando guidiamo la moto, magari nel traffico di tutti i giorni, siamo attenti a quello che ci circonda ai pericoli, ma spesso siamo distratti da mille pensieri: il prossimo impegno, le bollette da pagare, il governo, l'appuntamento dal dentista e così la mente inizia a vagare. Siamo lì in sella, ma non siamo davvero del tutto presenti. Ci perdiamo nei mille pensieri e così, a volte, svanisce il piacere per cui spesso abbiamo scelto la moto: il gusto di guidarla.

Un’idea che ho sperimentato per tornare a "sentire la moto" è prestare attenzione ai punti di contatto: le mani che stringono le manopole del manubrio, le gambe che cingono il serbatoio e che lo stringono quando serve. Allo stesso tempo ho iniziato a percepire con più attenzione il contatto con la sella, quello dei piedi con le pedane, ad osservare la forza che vi imprimo sopra mentre guido.

Sentire i punti di contatto (per guidare) la moto

Andare in moto in modo più consapevole

Questo andare in moto in modo più consapevole, in pieno contatto con il mezzo che sto guidando, mi porta in una dimensione differente: lo spazio della consapevolezza. Uno spazio da sperimentare che da parecchi benefici, perché quando mi concentro sull'essere in sella e sul sentire le sensazioni anche la strada che sto affrontando cambia. Sono più concentrato e al tempo stesso più attento. Riesco a percepire meglio la guida e sono lì mentre guido e non altrove.

Il lato positivo di riuscire a “sentire” la moto è che in quel momento sono davvero presente e i pensieri che magari fanno capolino e mi distraggono scompaiono o, per lo meno, restano distanti mentre guido. Immerso nel flusso della guida ho imparato a sperimentare quella che per me è l'essenza dell'andare in moto. E non mi serve mettere in programma un viaggio a Capo Nord per sentire la moto, o lo scooter, anche un casa-ufficio quotidiano può diventare l'occasione per sperimentare. Per fare pratica.

La pratica (quotidiana)

Prima di partire, nel momento in cui premo il pulsantino di avviamento mi dico: "Adesso guido. Adesso guido e basta" e poi parto. Sempre più concentrato nella guida di volta in volta il piacere e il gusto di guidare lo scooter, e la moto è cambiato, cresciuto, e la cosa bella è che non ho fatto nulla di speciale, se non prestare più attenzione a quello che stavo facendo.

Ora se siete curiosi di provare non vi reste che sperimentare “la pratica” magari già oggi appena tornerete in sella. Provate a farlo e sentite come va.

Sentire i punti di contatto (per guidare) la moto
Sentire i punti di contatto (per guidare) la moto
Sentire i punti di contatto (per guidare) la moto
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