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Dal 1 gennaio addio alle assicurazioni No Card

Marco Gentili
di Marco Gentili il 23/07/2022 in Attualità
Dal 1 gennaio addio alle assicurazioni No Card
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Passa il Ddl Concorrenza che penalizza i motociclisti: i rincari delle polizze andranno da un minimo del 20 a un massimo dell'80%

A differenza dei tassisti, che sono molto abili a far valere le proprie ragioni con rumorose (e preoccupanti e minacciose, nelle modalità) manifestazioni di piazza, noi motociclisti non siamo stati abbastanza abili o appariscenti nel fare lobby. Ed è così che, nella conversione in legge del Ddl Concorrenza – che lunedì avrà il definitivo suggello alla Camera dei deputati – i primi hanno ottenuto lo stralcio del provvedimento che li riguardava. E noi abbiamo ricevuto una solenne fregatura. Infatti, a partire dal 1 gennaio 2023 non sarà più possibile per le compagnie assicurative straniere operare in regime No-Card (qui un breve ripasso per chi si fosse perso le puntate precedenti di questa complessa vicenda).

 

IMPATTO SU 700MILA MOTOCICLISTI

Il risultato sarà che, in virtù di un regime nel quale per le compagnie sarà possibile rimborsare i danni a cose e persone all’interno del bassissimo forfait stabilito per le due ruote, per il consumatore finale si prospetta un rincaro non da poco al momento di sottoscrivere una polizza RC Moto. Dati alla mano, il rincaro andrà da un minimo del 20% a un massimo dell’80%, a seconda della zona di residenza. I più penalizzati saranno i motociclisti campani e siciliani, che scontano da sempre un peccato originale legato alla residenza. E che non potranno più beneficiare delle tariffe ridotte che le compagnie No-Card (soprattutto 24h Assistance e Prima, ma anche Wakam e WeFox) potevano praticare.  

Si tratta di un provvedimento che andrà a impattare in modo determinante su una popolazione di circa 600-700 mila motociclisti: tanti infatti sono in Italia gli utenti delle compagnie che operano in regime No-Card.

 

ASSICURAZIONI: +10% PER L'INFLAZIONE

A questo si aggiunga anche il rincaro previsto attorno all’8-10% che si rifletterà, da qui a fine anno, sui premi di tutte le compagnie, e dovuto agli effetti dell’inflazione: il rincaro dei pezzi di ricambio e dei costi di manodopera (due variabili fondamentali nella costruzione delle tariffe assicurative) verranno inevitabilmente scaricati sulle tasche degli utenti delle due ruote. 

 

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