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Triumph Adventure Experience: la più "Wild" delle tappe

Redazione
dalla Redazione il 29/06/2022 in Attualità
Triumph Adventure Experience: la più "Wild" delle tappe
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Alla scoperta delle colline Metallifere in sella alla nuova maxiadventure della Casa inglese

La pubblicità si è impegnata più volte sul tema del numero 2; ai tempi dei primi rasoi bilama, o ancora con la celebre campagna di un cono gelato bigusto, “Du gust is megl che uan”. Giusto per citare i più noti. Poco, invece, si ricorda del tre, se si escludono il triangolo di Renato Zero o l’affermazione che sia il numero perfetto.

Almeno fino alla primavera del 2022, quando Triumph Italia ha varato anche da noi il progetto TAE, Triumph Adventure Experience. Un evento in più tappe, tre, ognuna delle quali costruita su misura per consentire ai partecipanti di provare la rinnovata gamma Tiger e scoprire le diverse anime delle crossover inglesi. Tre, come il numero dei loro cilindri. Una sorta di mantra che ha coinvolto la nostra redazione come partner attivo nella ricerca delle location e dell’organizzazione, e la filiale italiana impegnata nel reclutamento di motociclisti interessati e nella fornitura delle moto, 17 per ogni tappa.

Dall’appuntamento Sport, che ha alternato un’esclusiva scalata al Monte Penice su un percorso chiuso al traffico a esercizi e giri in circuito sulla pista di Vairano, il TAE si è trasferito in Veneto. Tra Vicenza e Asolo, per la tappa Discover, sulle tracce del Palladio e del Canova, senza trascurare momenti di pura guida, sugli oltre 50 tornanti che salgono e scendono da Cima Grappa. E l’avventura si è conclusa nel fine settimana dal 17 al 19 giugno con due turni dell’evento pensato per mettere in risalto il lato più avventuroso e selvaggio delle tre cilindri, nell’episodio finale, battezzato Wild.

 

A TUTTO GAS NELLA TOSCANA MENO CONOSCIUTA

Rispetto ai primi due weekend, l’ultimo è stato disegnato in modo da garantire ai partecipanti un’esperienza ancora più unica, cercando la corretta alchimia tra avventura e comfort, per rimanere entro i confini del cocktail proposto dalle Tiger. Tra le varie destinazioni che consentissero la scelta di tracciati almeno all’80 per cento offroad, sono state scartate quelle più banali e sfruttate. Niente Sardegna o Val d’Orcia, quindi, per puntare sulla Toscana più vera e meno “pettinata”, quella delle Colline Metallifere, a due passi dal mare ma in un’area che geologicamente ricorda quella dell’Islanda. Una zona nella quale la crosta terrestre è più sottile, dove l’intensa attività sotterranea è messa in evidenza dagli sbuffi di vapore che escono in più punti e dalle strutture costruite dall’uomo per imbrigliare tutta questa energia.

Più conosciuto dagli stranieri che dagli italiani, questo territorio a cavallo tra le provincie di Pisa e Grosseto, è un vero paradiso per gli appassionati di fuoristrada, poiché mette a disposizione tratti a misura enduro duro e puro, a lunghi sterrati che rappresentano l’habitat perfetto e impegnativo quanto basta per divertirsi in sella a una maxi 900 o 1200. Per l’occasione, infatti, le possibilità di alternarsi alla guida delle Triumph è stata ristretta alle due cilindrate più importanti, e alle ruote anteriori da 19 o 21 pollici, lasciando in garage le 660 che erano risultate apprezzatissime nei contesti Sport e Discover.

 

Il campo base è stato allestito all’interno del Podere Botro Stefano a Monterotondo Marittimo, una tenuta di 30 ettari che Fabrizio, un monzese stregato da questi luoghi al punto da abbandonare l’attività e trasferirsi qui, ha trasformato in un centro di allenamento personale, aperto ad amici e piccoli gruppi di appassionati. Una struttura semplice, ma attrezzata con un fettucciato di media difficoltà (che i più veloci percorrono in non meno di 5 minuti) e un enduro test veramente impegnativo. Per l’occasione, parte dell’uliveto è stata allestita in un bivacco wild non estremo, al contrario a 4 stelle, con tende che poco avevano a che fare con gli igloo di norma scelti dai motociclisti più avventurosi. Spaziose, in grado di accogliere in piedi anche David, un partecipante alto più di un metro e 90, e dotate di veri materassi. Il tutto completato da un catering in linea con la tradizione del territorio.

Un paio d’ore per prendere confidenza con le moto, imparare a gestire l’elettronica nelle diverse situazioni e offrire l’occasione di apprendere qualche piccolo trucco per i meno esperti di guida in fuoristrada, e la TAE Wild è entrata nel vivo con due differenti percorsi tagliati su misura per moto di oltre 200 kg in ordine di marcia. Un primo anello in direzione sud, più fisico e tecnico, e a seguire un secondo itinerario verso nord, su sterrati scorrevoli e piacevolissimi, che a tratti costeggiano le “pipeline” all’interno delle quali scorre vapore ad alta pressione e in più riprese aprono spettacolari scorci verso il Tirreno e l’Isola d’Elba.

Senza grandi difficoltà, per non trasformare un’esperienza in supplizio, ma con tutte le caratteristiche necessarie per apprezzare le differenze tra le due cilindrate e i diversi allestimenti delle Tiger destinate al test. Al punto che, esattamente come già avvenuto per le due precedenti date in calendario, alcuni motociclisti impegnati nell’experience hanno fatto la loro scelta e ordinato la moto che li accompagnerà già a partire dalle imminenti vacanze.

Sport, Discover e Wild hanno superato l’esame della prima edizione, e già si parla del futuro. Non resta che scegliere a quale anima Trident dedicarsi e prenotarsi. Le modalità saranno comunicate all’inizio del 2023.

 

Triumph Adventure Experience: la più "Wild" delle tappe
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