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Attualità

Le 5 cose che ci lascia il 2021

Marco Gentili
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Le 5 cose che ci lascia il 2021
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Le 5 cose che ci lascia il 2021
Le 5 cose che ci lascia il 2021
Le 5 cose che ci lascia il 2021

Tra molto tempo, quando ripenseremo al 2021, ricorderemo questi fatti. Ecco i momenti indimenticabili dell'anno

Rossi e Cairoli, l'addio dei campioni
Il 2021 sarà per tutti l'anno dei due grandi addii alle competizioni. A distanza di poche settimane, prima Valentino Rossi e poi Antonio Cairoli, due leggende viventi del motorsport mondiale, hanno annunciato il loro ritiro. Inutile dire che senza di loro la MotoGp e il mondiale MX non saranno più la stessa cosa. Possiamo solo essere grati alla provvidenza di essere stati loro contemporanei, così da poter raccontare ai nostri nipoti le loro gesta.
Il ritorno di EICMA
Dopo l'anno sabbatico (forzato) del 2020 a causa del Covid, il 2021 ha visto il ritorno delle fiere in presenza. Ed EICMA non ha fatto eccezione. Certo, mancavano alcuni big (BMW; Ducati, KTM), ma la partecipazione del pubblico è stata sentita e fortissima, nonostante tutte le restrizioni dovute a una pandemia che non allenta la sua morsa. Ma si è trattato indubbiamente di un bel segnale. Se il mondo va nella direzione del digitale, il motociclista si conferma un animale analogico e passionale.
Le moto introvabili
Il 2021 è stato un anno bizzarro: si sono vendute sempre più moto, almeno in Italia, eppure in certi mesi dell'anno la richiesta era tale che non c'è stato prodotto in circolazione. A memoria d'uomo, non era mai successo di dover attendere fino a sei mesi per salire in sella a una moto nuova. Si tratta di un effetto di lungo termine del Covid: rallentamenti nelle spedizioni internazionali unite alla mancanza di materie prime. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
La rivoluzione nelle assicurazioni
Sul fronte assicurativo, l'anno che ci lasciamo alle spalle porta con sé in eredità una decisione importante che riguarda l'obbligatorietà di assicurazione di un veicolo, dovunque esso sia custodito. La decisione del Parlamento europeo - che dovrà essere ratificata entro due anni dagli stati membri - porta con sé l'impossibilità per i motociclisti di sospendere la polizza assicurativa nei mesi di inutilizzo invernale. O almeno così pareva: la questione pare che sia in fase di risoluzione, ma quando si ha a che fare con la burocrazia, mai dire mai.
L'anno del targhino
Tra le migliori notizie a livello normativo e burocratico, c'è da ricordare la recente legittimazione del targhino sostitutivo, che dallo scorso novembre può essere utilizzato sulle moto da Enduro nel corso delle competizioni. Una piccola battaglia di civiltà del nostro settore, ingaggiata anni fa, è stata finalmente portata a casa.

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