Sono passati oltre venti anni da quando KTM ha iniziato a far girare al banco del reparto Ricerca & Sviluppo di Mattighofen il motore LC8 V2 a 75°, lo stesso che avrebbe equipaggiato la mitica KTM 950 Rally con la quale Fabrizio Meoni nel 2002 ha vinto la Dakar, e dalla quale nel 2003 è nata la KTM 950 Adventure.

Due anni più tardi è stata presentata la KTM 990 Super Duke, modello che ha consolidato la natura versatile del motore LC8, che da allora è stato continuamente evoluto, affinato, migliorato e reinventato. Lo abbiamo ritrovato infatti sulla supersportiva KTM RC8, lo abbiamo visto assecondare le sempre crescenti richieste di potenza e coppia delle KTM Adventure e Super Adventure, e di caratterizzare il mix di performance e divertimento della KTM 1290 Super Duke R.

La configurazione che equipaggia la KTM 1290 Super Duke R è probabilmente la più apprezzata dagli appassionati: 1.301 cc, 140 Nm di coppia e 180 CV, gestiti da un’elettronica che consente di sfruttarne al meglio le esuberanti prestazioni, grazie al controllo di trazione cornering (Cornering MTC) e all’anti-wheelie.

Il 2021 ha visto aprirsi un capitolo importante nell’evoluzione dell’LC8 in quanto il motore è stato adeguato ai requisiti imposti dalla normativa Euro5. Gli ingegneri KTM sono intervenuti per fargli vivere un nuovo capitolo della sua storia senza perdere il suo inconfondibile carattere ribelle. Lo sviluppo ha richiesto molto lavoro dedicato alla distribuzione e all’efficienza dell’impianto di scarico e grazie a un risparmio di oltre 1,5 kg di peso, ha consolidato la sua posizione come uno dei motori più leggeri e performanti che si possano trovare sul mercato. Nell’ultima versione la sua architettura prevede pareti dei carter più sottili, nuovi pistoni per una longevità ancora maggiore, una nuova linea dell’olio lubrificante, due candele per cilindro e valvole di aspirazione in titanio, nuovi condotti di aspirazione e molto altro, tutto per ridurre il peso senza compromettere le prestazioni. Il risultato? Una miglior dinamica di guida, più stabilità e più spinta, con una risposta sempre reattiva alla più piccola apertura del gas...

Prestazioni, ma anche affidabilità. In occasione di recenti test interni i tecnici KTM sono arrivati a percorrere il doppio dell’intervallo di tempo previsto per gli intervalli di manutenzione previsti (vicino ai 30.000 km) senza riscontrare alcun problema, mentre una prova di durata effettuata a bordo di una KTM 1290 Super Adventure S, ha evidenziato che il pilota ha guidato quasi il 40% del tempo sotto i 3.500 giri/min, mentre solo l’1% della distanza del test è stato percorso con il motore sopra i 6.500 giri/min. Questo significa che per quasi la metà della percorrenza il pilota ha potuto contare sull’efficacia della coppia ai bassi regimi, evidenziando la generosità e la trattabilità a 360° dell’LC8.