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Assicurazioni: nel DL Concorrenza una norma che penalizza le tariffe delle moto

Marco Gentili
di Marco Gentili il 03/11/2021 in Attualità
Assicurazioni: nel DL Concorrenza una norma che penalizza le tariffe delle moto
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L'estensione obbligatoria del risarcimento diretto a tutte le compagnie che operano in Italia rischia di rivelarsi una stangata per le tasche di molti. Ecco perché

Nella bozza del DL Concorrenza è entrato un comma che, se approvato, avrà gravi ripercussioni su moltissimi motociclisti e scooteristi (già danneggiati dalla norma approvata dal parlamento europeo che impedirà la sospensione della polizza). Stiamo parlando della possibilità di estendere l'obbligo di risarcimento diretto a tutte le compagnie assicurative che operano in Italia.

L’effetto immediato di questa norma - che sarà discussa nei prossimi giorni dal Consiglio dei ministri e arriva da una delle divisioni del Ministero per lo sviluppo economico - potrebbe essere dirompente. A quanto risulta a Dueruote, si potrebbe avere da subito un aumento del 25-30% del costo dell’assicurazione moto per coloro che hanno una polizza stipulata fuori dal regime CARD. 

 

IL MECCANISMO CARD

Il regime CARD o “indennizzo diretto” è la procedura (utilizzata dal 1° febbraio 2007) che, in caso di incidente stradale, consente ai danneggiati non responsabili di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore. Detto in parole povere significa che è la compagnia con cui si è assicurati che risarcisce in caso di incidente. Il risarcimento ordinario (NO CARD) al contrario prevede che sia la compagnia del responsabile del sinistro a risarcire il danneggiato.

Dal 2016 ANCMA e l’università LUISS si sono schierate contro l’inefficienza del sistema CARD per le due ruote che rendeva l’Italia il paese dell’Unione europea in cui il costo dell’RC superava dell’86% la media europea. Un meccanismo che penalizza grandemente i veicoli a due ruote, come documentato anni fa da uno studio dell'università Luiss-Guido Carli di Roma

L’arrivo delle compagnie che operano in regime No Card (Motoplatinum Box, ma anche Prima) è stato risolutivo riducendo del 16% il premio medio pagato dai motociclisti negli ultimi 5 anni. Inoltre, ha garantito il medesimo livello di servizio agli assicurati, poiché la scelta di non aderire al CARD non modifica in alcun modo le modalità e le tempistiche di rimborso e non danneggia i motociclisti. Anche alla luce di questo, oggi il 40% delle 2 ruote viene assicurata fuori dal CARD.

Se anche le compagnie straniere verranno obbligate a rientrare nel “risarcimento diretto” si rischia di vedere di nuovo lievitare i premi per i motociclisti. 

 

LE INTENZIONI DEL LEGISLATORE

Secondo quanto apprende Dueruote, le intenzioni del legislatore sarebbero quelle di obbligare le compagnie a operare in regime di risarcimento diretto per evitare una "distorsione" del mercato assicurativo. Alcuni importanti operatori del settore, infatti, lamentano che (soprattutto per quello che riguarda le moto) chi opera in regime No Card pratica una sorta di "concorrenza sleale". Ed è fuori discussione che negli ultimi anni il premio medio delle due ruote si sia abbassato, anche in virtù di una maggiore concorrenza tra le compagnie. E questo è un bene.

Il problema è che, almeno per le moto, il regime No Card è indubbiamente più vantaggioso di quello con il risarcimento diretto. E una sua abolizione renderebbe il premio RC in alcune città inarrivabile e antieconomico per il motociclista o lo scooterista. 

 

L'ALLARME DI ANCMA

“Qualora si obbligassero le compagnie straniere ad aderire al sistema del risarcimento diretto i motociclisti, già penalizzati dal recente divieto di sospensione invernale della polizza, subirebbero un ulteriore rincaro dei prezzi. Una misura – afferma ANCMA, l'associazione dei costruttori di moto - che arrecherebbe un grave danno ai motociclisti, all’industria e alla mobilità sostenibile a cui il mondo delle due ruote contribuisce in maniera decisiva”.

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