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Honda, Yamaha, KTM e Piaggio si scambiano le batterie

Christian Cavaciuti
di Christian Cavaciuti il 06/09/2021 in Attualità
Honda, Yamaha, KTM e Piaggio si scambiano le batterie
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Prosegue il percorso congiunto dei quattro grandi costruttori verso uno standard unico per le batterie a sostituzione rapida, che rivela anche qualcosa dei loro progetti futuri

Dopo la lettera d'intenti del primo marzo scorso, Honda, KTM, Piaggio e Yamaha hanno ratificato l'accordo per la creazione del consorzio per le batterie motociclistiche (Swappable Batteries Motorcycle Consortium o SBMC) destinate a veicoli di categoria “L”: ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli. Il consorzio punta a regolare tutto quanto ruoti attorno alle batterie da trazione in campo moto, e quindi gestione elettronica, voltaggio, interfaccia ma anche installazione, smaltimento, infrastrutture di ricarica e via dicendo.

La sfida della mobilità elettrica sta portando le Case e i grandi fornitori del mondo auto a un nuovo valzer di accordi e fusioni necessari a fronteggiare gli investimenti ciclopici richiesti dallo sviluppo di questa tecnologia. Le grandi Case moto finora sono state un po' a guardare, ma tutte hanno mostrato prototipi avanzati se non veicoli di serie, ed è evidente che tutti stanno lavorando a un futuro che si avvicina a grandi passi, specie dopo le dichiarazioni dell'Unione Europea che ha promesso di bandire dalle strade i motori a combustione interna a partire dal 2035. 

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Nel frattempo altri, in particolare alcune aziende di Taiwan, si sono mosse sul fronte delle "swappable batteries", le batterie a sostituzione rapida. Anche il mondo auto ha accarezzato l'idea una decina di anni fa (con il "Project Better Place" cui aderirono Renault, Nissan e altri), per poi abbandonarla completamente a favore della ricarica rapida, i cui effetti si stanno vedendo oggi con i moderni sistemi a corrente continua caratterizzati da tensioni e potenze sempre maggiori, per tempi di ricarica sempre più brevi: siamo ormai a 15 minuti per ricaricare all'80% una batteria da 70 kWh che garantisce circa 300 km di autonomia, mentre le previsioni per il 2020 del consorzio Project Better Place erano di un paio di minuti per un'operazione che avrebbe garantito circa 160 km di autonomia.

Questa accelerazione della ricarica rapida ha arrestato in campo auto la corsa a batterie sempre più capienti (e pesanti), con la soglia dei 100 kWh che pare destinata a non essere superata. Sulle moto vediamo ormai batterie da 20 e in qualche caso 30 kWh, ma anche in questo caso il concetto delle batterie rimpiazzabili ha portato i quattro aderenti al consorzio SBMC a fissare una taglia più piccola, da 11 kWh che corrisponde per una moto ad una autonomia reale di un centinaio di km.

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Questo significa che, perlomeno nella più diffusa classe delle medie, le future moto elettriche dovrebbero mantenere le dimensioni e il peso delle loro attuali omologhe a benzina, e prevedere in alternativa alla rete di ricarica rapida una rete di sostituzione rapida delle batterie. E' possibile che le due alternative convivano, specie in Paesi diversi in base agli sviluppi della tecnologia e ai gusti dei clienti, e considerando anche che il sistema della sostituzione rapida implica il fatto che la proprietà della batteria non coincida con la proprietà del veicolo, il che comporta alcune specificità legali e assicurative.

Lo standard SBMC non è vincolante, ma è ragionevole ipotizzare che gli aderenti abbiano tutto l'interesse a sostenerlo. Sarà già complicato riuscire a trovare un sistema unico che salvaguardi la stabilità di tutti i settori attualmente alimentati dalla benzina o dal gasolio (mobilità leggera, mobilità pesante, macchine per l'agricoltura e via dicendo). Nel frattempo nel settore motociclistico si profila una lotta tra standard diversi. Gli aderenti al consorzio SBMC hanno dalla loro storia, prestigio, volumi e grandi capacità tecniche, ed è probabile che la bilancia pare dover pendere dalla loro parte; ma molto della mobilità elettrica oggi si decide in Asia e soprattutto in Cina, e la sfida resta tutta da giocare.

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Michele Colaninno, Chief of strategy and product del Gruppo Piaggio: "La mobilità urbana sta attraversando un delicato momento di transizione verso l'elettrificazione. Grazie a questo Consorzio, in cui sono rappresentati quattro protagonisti, aziende leader del mercato, i motocicli continueranno a ricoprire un ruolo chiave nel contesto urbano. Le batterie intercambiabili forniscono una risposta ottimale per l'accelerazione dei tempi di ricarica dei veicoli, offrendo agli utenti un'alternativa estremamente interessante. La mobilità urbana è parte integrante della storia e del DNA di Piaggio, e noi intendiamo mettere tutto il nostro know-how tecnologico e il nostro spirito di innovazione al servizio del Consorzio".

Yoshishige Nomura, Chief Officer, Motorcycle Operations, Honda Motor Co., Ltd.: "Honda ritiene che l'adozione di motocicli elettrici su vasta scala possa contribuire in modo sostanziale alla realizzazione di una società più sostenibile. Proprio per questo è necessario risolvere diverse problematiche, come l'estensione dell'autonomia, la diminuzione dei tempi di ricarica e la riduzione del costo di veicoli e infrastrutture, in modo da aumentare la convenienza per i clienti. Nell'ambito del Consorzio che abbiamo creato, i membri fondatori che operano nel settore dei motocicli e gli altri stakeholder collaboreranno alla standardizzazione delle batterie intercambiabili, dei relativi sistemi di ricarica e di tutta l'infrastruttura di supporto, allo scopo di creare un framework adatto a promuoverne l'utilizzo. Il nostro obiettivo è promuovere l'uso dei motocicli come mezzo di trasporto pratico ed efficiente per la mobilità del futuro".

Stefan Pierer, CEO di PIERER Mobility AG: "La sottoscrizione dell'accordo di fondazione del Consorzio è una scelta fondamentale per garantire l'evoluzione della PIERER Mobility AG, affinché possa continuare a proporre prodotti innovativi al passo con i tempi e a concretizzare la sua chiara visione strategica per i veicoli elettrici a due ruote. Intendiamo collaborare con i nostri partner alla realizzazione di un sistema di batterie intercambiabili per i veicoli a bassa tensione (48 V) con capacità massima di 11 kW, in base agli standard tecnici internazionali. Stiamo facendo tutto il possibile per tutelare il ruolo dei veicoli a due ruote nel futuro della mobilità urbana ed extra-urbana".

Takuya Kinoshita, Senior Executive Officer e Chief General Manager della divisione Land Mobility Business Operations di Yamaha Motor Co., Ltd.,: "Lo Swappable Batteries Motorcycle Consortium è finalmente pronto a entrare in azione in Europa. Spero che la nostra iniziativa spinga altre aziende che condividono i nostri stessi valori a prendere parte a questa missione, al fine di generare un cambiamento rivoluzionario per il futuro. Noi di Yamaha Motor siamo certi che questa iniziativa contribuirà a uniformare le specifiche tecniche e gli standard, massimizzando i vantaggi dell'alimentazione elettrica per i clienti di tutto il mondo".

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