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Dal Ponte Morandi alla funivia del Mottarone: la roulette russa dei trasporti in Italia

Marco Gentili
di Marco Gentili il 28/05/2021 in Attualità
Dal Ponte Morandi alla funivia del Mottarone: la roulette russa dei trasporti in Italia
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Il sottile filo che collega le due tragedie (che forse bisognerebbe chiamare stragi) mette in evidenza la fragilità di un sistema che vede al centro il guadagno e non la tutela della sicurezza

Quelle cabine dovevano continuare a circolare anche se non erano sicure. Chi le gestiva (secondo i PM e le prime ammissioni) ha volutamente manomesso il freno d'emergenza per far sì che la funivia del Mottarone continuasse a trasportare turisti. In barba al buonsenso, e alla logica (sancita dalla Costituzione, all'articolo 16) per cui la libertà di circolazione e movimento finisce "per motivi di sanità o sicurezza".

Già, la sicurezza. Un concetto scientemente ignoratodai gestori della funivia del Mottarone. I quali andranno incontro a pene che si preannunciano "severissime". Com'è giusto che sia: il loro comportamento doloso ha causato la morte di 14 esseri umani.

Una fine assurda, con 14 vite sacrificate sull'altare del profitto e del guadagno. Quella funivia doveva circolare, non si poteva certo perdere l'incasso di una splendida giornata di sole. Una roulette russa giocata dai gestori dell'impianto con la vita degli altri. Finora era andata bene, stavolta c'è scappato l'incidente. Vi ricorda qualcosa?

 

IL PONTE MORANDI

La mente ritorna alla terribile vicenda del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto del 2018 sopra Genova. Una ferita che ha lasciato cicatrici indelebili sia nelle 43 famiglie che hanno perso un caro, sia nel sistema autostradale e viario italiano. La logica che sottosta a eventi del genere però è sempre la stessa. E le coincidenze sono molte. In primo luogo, stiamo parlando di infrastrutture. In secondo luogo, l'incuria e la mancata manutenzione sono le motivazioni principali della tragedia. 

In terzo luogo, emerge ancora una volta una peculiarità di una certa indole italiana, quella della furbizia. Fottere lo Stato, ingannare e raggirare le leggi, evitare le pastoie della burocrazia in nome del dio denaro, sono una forma di vanto. Se poi ci scappa l'incidente, in fondo, chissenefrega.  

La speranza è che, essendoci in ballo la sicurezza di chi usufruisce di un'infrastruttura (sia esso il turista che risale il Mottarone, o il motociclista che attraversa un tratto autostradale), la vicenda del Mottarone non abbia le stesse lungaggini riscontrate nella vicenda del viadotto Polcevera.

Prendo a prestito le parole efficaci di Gianfranco Turano, collega dell'Espresso, che in un post su Facebook ha sintetizzato: "Dal ponte Morandi al Mottarone è la stessa filosofia imprenditoriale. Perché non metterla in pratica se a tre anni dai morti di Genova si discute solo di quanti soldi dare ad Aspi e nessuno dei responsabili ha iniziato a scontare una pena detentiva?".

 

Foto Andrea Leoni/Getty Images
Foto Andrea Leoni/Getty Images
Dal Ponte Morandi alla funivia del Mottarone: la roulette russa dei trasporti in Italia
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