Le fattezze di quelle manine ancora piccole, con la pelle morbida e i "buchetti" sulle nocche, eppure già appoggiate sul manubrio di uno scooter ne denunciano l'età, di sicuro non superiore ai 3 anni. Lui accelera, istigato da un padre con un solo neurone in testa (per di più poco funzionante) che lo riprende per condividere la sua bravata sui social. Ad accompagnare questa perla di abiezione e povertà intellettuale, una scritta (che traduciamo dal dialetto locale): "Due anni di uomo, chissà da chi ha preso. Che paura Ahahahah!".

Di sicuro speriamo che non abbia preso dal prode genitore, colui che possiamo senza ombra di dubbio definire "un portento di deficienza". 

UNA CHALLENGE DA CENSURARE

Il post - che si commenta da solo per e ha già sollevato le preoccupazioni di un consigliere regionale della Campania, ossia Francesco Emilio Borrelli, che lo ha ripostato su Facebook - è però solamente la punta dell'iceberg di una challenge sempre più pericolosa e virale innescata da qualche settimana su TikTok. Che vede i genitori impegnati a far condurre ai propri figli infanti (più piccoli sono, meglio è) moto e scooter, anche di grossa cilindrata. Non più tardi di qualche giorno fa abbiamo testimoniato la storia di un bambino di 8 anni ripreso mentre guidava una moto a Palermo. Si tratta di una moda pericolosa e diseducativa, che dovrebbe essere censurata in primo luogo dagli stessi social che li ospitano. E sui quali anche la Polizia Postale (che si occupa dei reati commessi online) così come la Stradale dovrebbero alzare il tiro e sfruttare tutti gli strumenti a loro disposizione per stroncare sul nascere idiozie pericolose come queste.