Per qualcuno è un accessorio superfluo, ma in alcuni casi può salvare la vita. L’Ecall, ovvero il sistema che chiama in automatico i soccorsi medici in caso di sinistri stradali, è già una realtà sulle auto di nuova produzione. E, in qualche caso (vedi BMW) anche su qualche moto premium. Ma oltre alla Casa tedesca, esistono altri costruttori che si sono mossi autonomamente per sviluppare questa tecnologia, in vista di una implementazione sui propri veicoli.

Per stabilire una base comune per tutti, però, è necessario normare e validare questi sistemi. E qui entra in gioco la Comunità europea. Che ha finanziato un progetto denominato SAFE orientato alla sicurezza stradale. E che si occuperà anche del settore degli ecall per moto aftermarket. Importante, in questi casi, è far sì che i consumatori che decidono di dotarsi di questi dispositivi abbiano garanzie sulle loro effettive prestazioni e sui requisiti minimi che questi devono avere.

Al momento, l’unica certezza che si ha – stando a fonti qualificate interpellate da Dueruote – è che l’Ue non intenderebbe dare indicazioni di obbligatorietà all’installazione dell’ecall anche sulle moto.