L’apertura del vicepresidente della Commissione trasporti della Camera Diego De Lorenzis conferma quello che si vocifera da settimane, ovvero che anche nel 2020 dovrebbero essere ripetuti gli incentivi per la rottamazione di veicoli termici (da Euro0 a Euro3), con l’erogazione di un contributo pari al 30 per cento del prezzo di acquisto di un veicolo elettrico (fino a un massimo di 3mila euro).

I PROBLEMI DEL 2019

Nel 2019, è un dato di fatto, questo provvedimento non ha provveduto a svecchiare il parco circolante italiano né a far decollare le vendite degli elettrici. Ma le ragioni sono state anche di tipo esterno: i 10 milioni messi a disposizione con la scorsa Legge di bilancio sono arrivati tardi, di fatto a metà anno. E a questo si aggiunga un meccanismo troppo farraginoso per il quale i concessionari avevano grosse difficoltà a prenotare l’incentivo stesso.

L’INCOGNITA DEL MEF

L’intenzione dell’esecutivo è quindi quella di replicare, mettendo a disposizione in Legge di bilancio una somma anche per il 2020. Ma non è dato sapere quale sarà: saranno stanziati ancora 10 milioni di euro? Inoltre c’è da sconfiggere la resistenza del Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) che muove una contestazione, a modo suo, logica: se non hanno funzionato nel 2019, perché tali incentivi dovrebbero funzionare nel 2020? E perché si deve allocare nuovamente questa somma, se c’è il rischio concreto che non venga sfruttata?