Il via libera alla micromobilità fa spuntare come funghi monopattini elettrici. Ma, come nel mercato delle moto, c'è prodotto e prodotto. Questo Merlin, realizzato dalla svizzera Micro (una sorta di Ferrari dei monopattini, elettrici e non), ben si inserisce nel nuovo filone della mobilità urbana leggera.

Com'è fatto e come va

Progettato per gli spostamenti in città e adatto anche per le strade leggermente sconnesse, il Micro Merlin ha un'autonomia reale di 25 km grazie al pacco batterie agli ioni di litio, ricaricabile in tre ore. Dotato di ruote da 20 cm di diametro in gomma e senza camera d'aria (per evitare ke forature), il monopattino ha una struttura in alluminio: pesa 11 kg ed è ripiegabile, e ha un manubrio regolabile in altezza.

Il monopattino è dotato di un sistema di accelerazione posizionato sul manubrio: con la levetta destra si accelera, con la sinistra si frena (in combinazione col freno meccanico posizionato sul parafango della ruota posteriore, per le frenate più impegnative). In entrambi i casi i comandi sono efficaci ma graduali, e quindi evitano lo spacevole effetto "a scatto" di certi monopattini della concorrenza. Il monopattino ha quattro mappature, che consentono di procedere a velocità oscillanti tra i 6 e i 25 km/h. Il display sul manubrio mostra velocità, carica della batteria, temperatura e vari programmi di guida. 

Ben costruito, il Micro Merlin rappresenta una sorta di stato dell'arte nel mondo del monopattino elettrico. Ha anche una intessante funzione di cruise control: una volta impostata, la velocità viene mantenuta fino a quando non si tocca il freno. Peccato solo perché il cambio di modalità di guida è piuttosto macchinoso (va effettuato da fermo con una combinazione di freno e acceleratore a manopola) e per la mancanza del cavalletto laterale per le soste. Il prezzo non è proprio per tutti: il listino dice 799 euro.