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Incentivi rottamazione: una falla nel sistema li sta bloccando!

Marco Gentili
di Marco Gentili il 13/05/2019 in Attualità
Incentivi rottamazione: una falla nel sistema li sta bloccando!
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Un milione di ciclomotori hanno tutti i requisiti per essere rottamati in cambio di un veicolo elettrico. Però non vengono riconosciuti dal portale in cui i concessionari richiedono il contributo al Ministero. Un “tappo” che sta tarpando le ali alla mobilità elettrica

Gli incentivi per la rottamazione di moto e ciclomotori Euro 0, 1 e 2 e il conseguente acquisto di un veicolo elettrico a due ruote sono partiti ai primi di aprile, ma stanno andando a rilento. Sul sito del Mise (il ministero per lo sviluppo economico) infatti si può facilmente vedere che, dei 10 milioni stanziati per il 2019, sono stati consumati poco più di 100mila euro. Insomma, non c’è stato il tanto atteso boom. Ma che cosa succede?

 

Un milione di mezzi interessati

La questione non è che i possessori di vecchi veicoli inquinanti non siano interessati a una sostituzione, anzi. Ma si è verificato un problema tecnico non di poco conto. Infatti circa un milione di ciclomotori appartenenti alle classi Euro0 e 1, immatricolati prima del 2004, ovvero tutti quelli che avevano il vecchio “targhino” e che sono successivamente stati reimmatricolati, non vengono “riconosciuti” dal sistema informatico attraverso il quale i concessionari accedono ai fondi pubblici per ottenere l’erogazione dell’incentivo. In parole povere, per il sistema che eroga i rimborsi, questi mezzi non hanno una classe inquinante di riferimento e quindi tecnicamente non esistono.

 

Si corre al riparo

Si tratta di una falla nel sistema che impedisce di portare a termine la procedura di rottamazione. E che costituisce un freno agli incentivi. Sui quali gli operatori del settore ripongono molte aspettative, sia per rinnovare il parco circolante, sia per sostenere la diffusione della mobilità elettrica.

Serve solo un po’di buon senso per sbloccare la questione: basterebbe che il Mise, i tecnici del Ministero dei Trasporti e la Motorizzazione Civile trovassero un accordo e permettessero ai concessionari di “forzare” il sistema informatico per agli incentivi, inserendo manualmente la classe inquinante, se il cervellone non riesce a identificare un ciclomotore che ha tutti i requisiti per essere rottamato.

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  • _vittoboy_
    Anche il motociclo da me rottamato (un 250cc del 2000 in classe euro 1, come risulta dal riquadro 3 del libretto) risulta ai dati della motorizzazione privo della classe ambientale, e quindi il 'portale' si blocca, bloccando di fatto l'acquisto del 'sostituto' elettrico. Ma si sa nulla se qualcuno si è attivato per sistemare questo pastrocchio ?