Rischio impasse
La questione si è ulteriormente ingarbugliata. Da Roma, ossia dalla sede centrale di Confindustria, il
Collegio dei Probiviri confederali ha dichiarato “inesistente” tale provvedimento, sconfessando i probiviri di ANCMA (a loro avviso non titolati a prendere tale decisione) e addirittura paventando un grave danno di immagine per l'associazione stessa.
Dunque,
qual è l’organo più titolato a decidere in questo senso? Una questione ancora aperta e attualmente in mano agli avvocati delle due parti. Per Confindustria il presidente di ANCMA resta Dell’Orto, mentre per una parte consistente di ANCMA egli è decaduto e il suo ruolo è rivestito pro tempore da
Paolo Magri (Brembo). Il rischio da evitare è un’impasse istituzionale che paralizza il lavoro dell’associazione. A quanto risulta a Dueruote
la vicenda dovrà avere una definizione nel giro di una settimana, dieci giorni al massimo. Quando capiremo chi avrà vinto il braccio di ferro. L'unica certezza che abbiamo è che la vicenda lascerà degli strascichi.