Regolarizzare hoverboard, monopattini e monoruota elettrici che stanno prendendo piede nella nostra città è diventato una delle priorità del Governo gialloverde. Anche perché da sempre la sostenibilità ambientale è un pallino del Movimento 5 Stelle, che attraverso i suoi uomini chiave gestisce il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

È così che il sottosegretario Michele Dell’Orco (che tra l’altro ha anche in mano il dossier legato al Codice della strada) ha impresso un’accelerazione alla questione, convocando attorno a un tavolo tutti gli operatori potenzialmente coinvolti nello sharing di monopattini elettrici. Che sono moltissimi, interessati a spartirsi una torta molto promettente, in termini di incassi e veicoli in circolazione (si parla di 20mila mezzi annui per operatore, visto il continuo turnover e le frequenti rotture cui sono soggetti).

Le regole per i monopattini

La sperimentazione a questo tipo di mobilità è entrata nella Legge di bilancio 2019, ma è ancora atteso il decreto che regolamenterà questa sperimentazione. E che Dueruote è in grado di anticipare. Il modello di riferimento per la sperimentazione italiana è quello spagnolo: in città come Madrid i monopattini elettrici sono ormai una realtà consolidata.

Sarà quindi possibile circolare su questi mezzi di trasporto sui marciapiedi e nelle “Zone 30” (il riferimento è alla velocità massima consentita ai veicoli), ma non sulla strada. I monopattini elettrici non potranno avere una velocità superiore ai 25 km/h, che saranno limitati a 6 km/h sui marciapiedi. Non sarà inoltre necessario indossare il casco per guidarli, né essere in possesso di un contrassegno assicurativo o di una targa.